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San Cipirello, revocati i domiciliari all’ex sindaco Geluso, per lui obbligo di dimora

La decisione del Tribunale di Sorveglianza di Palermo

Sono stati revocati gli arresti domiciliari all’ex sindaco di San Cipirello Vincenzo Geluso. Il Tribunale della Libertà ha revocato l’ordinanza di arresti domiciliari emessa dal Gip di Palermo sostituendo la misura cautelare con l’obbligo di dimora nel comune di residenza con facoltà di svolgimento di attività lavorativa.

La motivazione del provvedimento è attesa tra 45 giorni. Geluso era stato tratto in arresto lo scorso 4 marzo in esecuzione della ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip palermitano, su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo in un contesto d’indagini che hanno coinvolto professionisti, imprenditori e funzionari dell’assessorato Agricoltura e Foreste.

All’ex sindaco di San Cipirello, che in quel periodo ricopriva la carica di sindaco, è stato contestato in concorso il resto di falsità materiale in atti pubblici concernenti una richiesta di finanziamento avanzata nel  2017 dal Comune di San Cipirello per realizzare una area a parcheggio in un bene confiscato alla mafia.

I fatti sarebbero Stati commessi nel marzo del 2018 ed erano stati oggetto di intercettazioni ambientali e video con strumenti installati all’interno degli uffici dell’assessorato alla agricoltura di Palermo. .n sede di interrogatorio Geluso ha negato ogni addebito affermando di essersi attivato per ottenere un finanziamento per trasformare un’area degradata, proveniente da una confisca antimafia in un parcheggio per uso pubblico.

I difensori dell’ex sindaco, Salvino Caputo, Romina Lupo, Francesca Fucaloro con la collaborazione di Giada Caputo, hanno svolto investigazioni difensive e acquisito documentazione presso il Comune jatino per dimostrare l’estraneità dei fatti contestati dalla Procura della Repubblica all’ex sindaco. I legali hanno contestato sia i gravi indizi di colpevolezza che la inesistenza delle esigenze cautelari. Oltre all’inesistenza giuridica del reato di falso materiale in atti pubblici. Oggi il Tribunale per il Riesame ha accolto il ricorso presentato dai legali e revocato la misura degli arresti domiciliari.

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