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Salvatore Di Carlo, nuovo Presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana

PALERMOSalvatore Di Carlo è da ieri il nuovo Presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Sostituisce il dimissionario Stefano Santoro.

Salvatore Di Carlo è professore e avvocato stabilito, iscritto all’ordine degli avvocati di Palermo. È iscritto all’ordine degli Abogados di Madrid da tre anni e imprenditore. È attualmente Direttore presso l’Università telematica Pegaso di Palermo e Responsabile della sede di Palermo della Scuola di Rigenerazione Urbana e Ambientale nonché Presidente del Consiglio di Amministrazione e Legale Rappresentante Unicesd.

La famiglia di Di Carlo proviene da una famiglia di artigiani delle Madonie, di Caltavuturo. Salvatore Di Carlo entra alla Foss come addetto alla sicurezza. Ha rivestito il ruolo di sindacalista e assunto la delega di Rspp. Diventa responsabile di tutti i beni immobili della Foss. Cura i lavori eseguiti sulla facciata del Teatro Politeama in via Isidoro La Lumia e ne cura i piani di emergenza e di evacuazione.

Laureato in Scienze Umanistiche con 110 e lode, ha conseguito un Master in Criminologia e un altro in Diritto Comunitario e un altro ancora come Tutor. Continua a studiare e si Laurea in Giurisprudenza, sempre con 110 e lode. Riceve una nomina come tutor prima e come docente di Diritto del Lavoro dopo all’interno dell’Università Telematica Pegaso. Insegna Scienze Giuridiche Economiche al Liceo Nautico di Palermo.

Salvatore Di Carlo è fratello di Calogero Di Carlo, ex luogotenente dei Carabinieri che per 40 anni ha ricoperto degli importanti ruoli tra i quali il comando della Scientifica di Palermo e della Catturandi.

«Ho sempre amato quello che ho fatto e l’ho sempre fatto con amore e passione – dichiara Di Carlo in seguito alla nomina -. Amo i miei figli Pasquale e Gaia, che sono dei musicisti e che stanno continuando a portare avanti la tradizione della famiglia Di Carlo».

«Dimostrerò che con la metà dei soldi riuscirò a realizzare una stagione meravigliosa – spiega il nuovo Soprintendente in quota UDC -. La priorità sarà data a tecnici, musicisti e amministrativi che hanno il diritto di essere trattati com’è dovere e non messi da parte da chi ricopre ruoli senza titoli e senza meriti, prendendo stipendi da 5 mila euro al mese. Queste persone saranno il mio punto di forza e il mio punto di partenza. Sono pronto a prendermi le mie responsabilità».

Secondo lo statuto della Fondazione, Di Carlo non percepirà alcun compenso come anche gli altri membri del Cda. 

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