Palermo, 6 giugno 2019 – È stato eseguita ieri, dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Palermo l’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Salvatore Mirino, 52enne palermitano affiliato alla famiglia mafiosa di corso Calatafimi.
Mirino era già stato sottoposto al decreto di fermo di indiziato di delitto lo scorso 4 dicembre, nell’ambito dell’operazione Cupola 2.0, con l’accusa di associazione di tipo mafioso; era stato allora ristretto presso la casa circondariale “Lorusso”.
Salvatore Mirino è accusato di trasferimento fraudolento di valori. Attraverso le indagini, coordinate dalla direzione distrettuale antimafia di Palermo, i militari hanno dimostrato che il 52enne, per eludere eventuali misure di prevenzione patrimoniali, aveva fittiziamente trasferito la proprietà di un panificio in corso Calatafimi a dei prestanome, tra l’ottobre e il novembre 2018. L’esercizio commerciale e i beni aziendali, dal valore complessivo di circa 300.000 €, sono stati sottoposti a sequestro preventivo e affidati ad un amministratore giudiziario.
I militari hanno eseguito controlli anche ad alcuni esercizi commerciali e, a seguito delle verifiche, il titolare di un’attività situata in corso Calatafimi è stato deferito all’Autorità Giudiziaria poiché responsabile di aver installato abusivamente un impianto di videosorveglianza per il controllo a distanza dei lavoratori dipendenti: sono state elevate sanzioni amministrative per circa 21.000 €.