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Monreale. I big del M5s a sostegno di Costantini. Cinzia Leone: “Distinguiamoci dagli amici della Lega perché siamo cose diverse”

Monreale, 23 aprile 2019 – “Se lo diciamo lo facciamo. Il 28 aprile votate per un cambiamento”. È lo slogan scelto da Fabio Costantini, candidato sindaco M5s, nel suo rush finale pre elezioni a Monreale. A sostegno della candidatura del grillino un parterre di eccezione: Paola Taverna, Ignazio Corrao, Cinzia Leone e Gianluca Castaldi.

Una rappresentanza di Parlamento nazionale ed europeo è scesa a fianco del candidato penta stellato oggi pomeriggio in piazza Vittorio Emanuele. “Facciamo parte di un movimento che nonostante la presenza al Governo è rimasto lo stesso vicino ai cittadini. Spero che Monreale sia governata dai Cinque Stelle”. Lo ha detto Paola Taverna, vicepresidente del senato della Repubblica. “Fare la legge sul reddito di cittadinanza non è un punto di arrivo ma di partenza. La prossima battaglia sarà sul salario minimo orario”. Poi il vicepresidente ha ricordato le rinunce fatte. “Il nostro è un percorso, sono entrata nel 2007 quando ci chiamavamo gli amici di Beppe. Nella scorsa legislatura ho restituito 200 mila euro. Ho rinunciato a compensi per 285 mila euro”.

“Bisogna perseverare. Non si batte il potere in un attimo. Quando le acciughe fanno squadra il pesce enorme scappa”. Sono le parole usate da Gianluca Castaldi, segretario del senato della Repubblica per lanciare la candidatura di Costantini.

Oggi pomeriggio presente anche l’europarlamentare, Ignazio Corrao. “La Sicilia riceve più fondi di tutti ma continuiamo a spenderli male. Ogni volta che si pensa a come spenderli c’è la giacchetta tirata. Tante belle promesse in questo periodo elettorale, anche da chi al potere c’è già stato. I centri per l’impiego in passato sono stati le segreterie di qualche senatore o politico di turno. Il reddito di cittadinanza – ha dichiarato il coordinatore e membro effettivo della commissione per lo sviluppo e per i diritti umani – è anche un modo per svincolare questo sistema. Alziamo la testa e non crediamo alle storie”.

“Monreale ha il primato di veder passare i fondi europei davanti senza prenderli. Non ha lo sguardo lungo nell’intercettare i fondi. La vecchia politica guarda alle prossime elezioni e non alle generazioni”. Ha spiegato Costantini a proposito dei fondi europei.

“Il programma di Costantini mette in evidenza la gestione rifiuti, l’ufficio tecnico, il piano del traffico. Se volete riscattare Monreale scegliete gente onesta e certificata”. A dirlo è stata Cinzia Leone, membro della V commissione permanente (Bilancio), vicepresidente della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere. La senatrice, poi, non perde l’occasione per lanciare qualche frecciatina contro il sindaco uscente e su quelli precedenti. Ma prima di iniziare il suo discorso a sostegno del candidato penta stellato puntualizza: “distinguiamoci dagli amici della Lega perché siamo cose diverse”. “Leggendo la rosa dei nomi alcuni di loro mi sono rimasti impressi come Piero Capizzi, il sindaco del dissesto che ha premiato i dirigenti. Un altro nome è quello di Salvino Caputo, un personaggio in cerca d’autore. Lui ama la politica, è la sua passione ma io la definirei perversione. Candidati consiglieri come Sandro Russo, che ha cercato di raggirare lo Stato per far prendere il reddito di cittadinanza”.

“Il patrimonio Unesco va coccolato e salvaguardato. Monreale ha un’occasione di darlo in mano a persone comuni e farlo risplendere” – è intervenuta Roberta Schillaci, durante il comizio. “Avete la possibilità di fare diventare questo comune a cinque stelle. Solamente le persone con le mani libere possono fare il bene comune. Le liste civiche sono liste civetta che seguono le logiche clientelari. Costantini alle spalle ha un governo nazionale a cinque stelle con cui dialogare”.

“Il Pd – ha sottolineato Costantini – l’hanno fatto sparire ma c’è una lista che è un’accozzaglia di persone creata per cercare di carpire e rubare voti. Si presentano come se fossero nuovi ma in realtà sono sempre gli stessi. Ogni lista ha pezzi dell’amministrazione uscente”.

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