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Romanotto (Lega): “Se i problemi della Frazione fossero risolti dalla futura amministrazione, sarebbero disposti ad abbondare l’idea della separazione dal comune di Monreale?”

Monreale, 28 gennaio 2019 – Continua con la Lega il giro di interviste che abbiamo inaugurato per aprire un dibattito sull’iniziativa del Comitato Pioppo Comune Autonomo di avviare l’iter per il raggiungimento della piena autonomia comunale. Giuseppe Romanotto è il candidato sindaco della Lega. Al suo attivo circa 7 anni di attività consiliare, prima tra le fila della maggioranza (amministrazione Di Matteo), poi dell’opposizione (amministrazione Capizzi).

D: Consigliere Romanotto, la Lega si è sempre dichiarata attenta alle esigenze provenienti dai territori. Lei si propone di guidare il comune di Monreale nei prossimi 5 anni. Qual è la sua posizione su questo argomento? 

R: La mia posizione non può essere contraria ad una legge vigente. Se i cittadini della frazione di Pioppo manifestano l’esigenza di staccarsi dal Comune di Monreale per costituire un Comune autonomo, lo faranno utilizzando uno strumento giuridico previsto dall’art. 8 della Legge Regionale n. 30 del 2000. 

D: Dove risiedono le cause di questa esigenza diffusa nella frazione di Pioppo? 

R: Penso che la consapevolezza di vivere all’interno di un’area geografica dalle grandi potenzialità, che non ha avuto la giusta attenzione da parte dell’amministrazione comunale, abbia spinto i componenti del comitato “Pioppo comune autonomo” a ritornare a chiedere la separazione, per gestire al meglio le proprie risorse per rilanciare l’economia del territorio. 

D: Ha avviato un tavolo di confronto con gli attivisti del Comitato Pioppo Comune Autonomo? 

R: Non ancora. Ovviamente sono disponibile a confrontarmi con loro nelle prossime settimane per ascoltare le loro motivazioni e le loro esigenze. A loro vorrei fare una domanda: Se i problemi della Frazione fossero risolti dalla futura amministrazione, sarebbero disposti ad abbondare l’idea della separazione dal comune di Monreale per creare un comune autonomo? 

D: Il frazionamento di un territorio in comuni più piccoli è una scelta lungimirante, o anacronistica? 

R: La scelta nasce da chi vive il territorio e non può essere anacronistica; se lo fosse, il legislatore si dovrebbe preoccupare di abrogare la norma che prevede, ancora oggi, di iniziare un percorso con l’obiettivo, da parte dei promotori appartenenti ad un’area geografica definita, di gestire in proprio la cosa pubblica. 

D: Non ritiene più utile, al contrario, l’aggregazione di più territori, per ottenere economie di scala e ridurre i costi di gestione di un comune? 

R: Penso che non sia il caso di parlare di aggregazione di più territori in un comune, come quello di Monreale, che ha già un’estensione vastissima di 530 km quadrati. Dobbiamo fare tesoro delle nostre risorse e valorizzarle al meglio per creare uno sviluppo territoriale nell’interesse di tutti. 

D: Due anni da consigliere di maggioranza con Di Matteo e 5 anni da consigliere di opposizione. Come si è distinta in questi sette anni, la sua azione politica nell’affrontare il disagio vissuto dai monrealesi di Pioppo, che si sentono monrealesi di serie B? 

R: Premetto che l’azione politica, che ho svolto sempre con grande senso di responsabilità, l’ho portata avanti con gli strumenti a disposizione dei consiglieri comunali, presentando ordini del giorno, emendamenti, interrogazioni ed interpellanze, nell’interesse esclusivo di tutti i cittadini monrealesi presenti sul territorio. 

Per quanto riguarda la Frazione di Pioppo, vorrei ricordare soltanto due interventi: con la precedente amministrazione Di Matteo ci siamo impegnati per la riapertura dell’ufficio Postale; in questa amministrazione insieme al Consigliere Giuseppe La Corte ci siamo impegnati per la riapertura dell’ufficio anagrafe, che è stato chiuso da Capizzi, Sindaco uscente, e, dopo anni di disagi causati ai Pioppesi, è stato finalmente riaperto. 

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