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Bisacquino. Papa Francesco scrive agli studenti dell’istituto “Monsignor Giovanni Bacile”: “Mettetevi in gioco! Il dramma della vita è non metterci la faccia, è non donare la vita! E per vivere bisogna sporcarsi le mani!”

Bisacquino, 10 gennaio 2019 – Ogni anno, in occasione della giornata della legalità, l’Istituto Comprensivo “Monsignor Giovanni Bacile” di Bisacquino si fa promotore di una serie di iniziative destinate ai ragazzi e finalizzate a trasmettere princìpi e valori della cultura antimafiosa.

Sutta stu cèlu di Sicilia“, spettacolo teatrale-musicale, è nato dall’idea di un gruppo di insegnanti che hanno voluto coinvolgere i loro alunni in un percorso dentro la legalità fatto di musica e di parole, di fatti e di personaggi, di storia recente e di speranza nel futuro. Le vittime di mafia riprendono vita e le loro voci urlano un messaggio che diventa esempio per tutti. 


La regia a più mani, frutto di un lavoro di squadra, ha reso possibile uno spettacolo “corale”, in cui le varie componenti dell’Istituto sono state armoniosamente rappresentate. Esso è andato in scena lo scorso anno, nell’ambito della rassegna teatrale tenutasi presso il teatro comunale di Bisacquino. È stato inoltre rappresentato nell’importante data del 23 maggio, anniversario della strage di Capaci, e il 24 maggio al Teatro Ranchibile dell’Istituto Don Bosco di Palermo.

L’Istituto Comprensivo è stato premiato per la realizzazione di questo spettacolo dalla Fondazione Falcone. Il binomio teatro – scuola è stato vincente nel trasmettere un messaggio di speranza, quella speranza che si nutre di memoria e di conoscenza.

Lo scorso giugno i ragazzi e i loro insegnanti hanno consegnato al Vescovo di Monreale, Mons. Michele Pennisi, una lettera da far pervenire al Santo Padre per manifestargli il loro desiderio d’incontrarlo e per fargli conoscere, attraverso “Sutta stu cèlu“, il volto bello e sano della nostra Terra. 

Le loro voci esprimono la voglia di riscatto e rappresentano tutti coloro che sotto il cielo di Sicilia vogliono restarci, vivendo e lavorando onestamente. 

Quella lettera ha oggi ricevuto risposta con le toccanti parole di Papa Francesco, piene di ammirazione e volte ad incoraggiare i ragazzi a continuare su questa strada, con gli occhi spalancati su un futuro senza mafia e senza omertà, un futuro che sia “alba di speranza“.

Margherita Bacile

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