Monreale, 7 gennaio 2019 – Nel discorso di fine anno il primo cittadino, nel rivolgere gli auguri di buon 2019 ai concittadini monrealesi, ha tirato le somme sul lavoro svolto nel corso di questo mandato che volge al termine. Ha spiegato come al suo insediamento si sia trovato a gestire una situazione difficile, alla luce del debito ereditato dalla precedente gestione, ammontante a circa 40 milioni di euro. Ciò nonostante, ha dichiarato di avere conseguito obiettivi importanti. A partire dall’estinzione del debito ereditato.
Nel replicare alle critiche sollevate dal consigliere comunale Sandro Russo (PD) (pubblicate sulla testata monrealenews.it), Capizzi si è vantato di avere ridato credibilità alla città di Monreale nei rapporti istituzionali con altri enti e con il Comune di Palermo e di aver portato la Città di Monreale nel circuito Unesco con l’inserimento del Duomo nella World Heritage List.
Fabio Costantini, consigliere comunale di opposizione è il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle alle prossime amministrative monrealesi. A lui abbiamo chiesto una riflessione su quanto dichiarato dal sindaco Capizzi.
D: Da candidato sindaco, ma anche alla luce della sua esperienza di consigliere comunale di questa città nell’attuale legislatura, come valuta l’operato dell’amministrazione Capizzi?
L’amministrazione Capizzi è l’”amministrazione del dissesto”, un’amministrazione sanzionata dalla Corte dei Conti per l’incapacità di presentare un bilancio con dati veritieri permeato invece di strafalcioni ed incapacità dinanzi ai quali, come cittadini monrealesi, siamo stati profondamente mortificati e continueremo ad esserlo per i prossimi anni. Ritengo che il già pesante e negativo giudizio di un organo deputato a giudicare, basti a rendere l’idea della gestione fallimentare cui abbiamo assistito.
Tra i risultati conseguiti, Capizzi annovera il ripristino del servizio di collegamento con l’Amat dopo tanti anni di interruzione.
L’ho dichiarato in varie occasioni e continuo a ripeterlo: è solo uno spot elettorale, assolutamente privo di contenuti e che non adduce quasi nessun vantaggio alla cittadinanza. In questa trattativa (come nella transazione che ci ha visti liquidare inspiegabilmente 3 Milioni di euro con tutte le sentenze fino a quel momento favorevoli) l’Amat di Orlando ha fatto l’affare, non la Città di Monreale!
Come ci si può vantare di un servizio di pubblico trasporto scadente come quello attuale, che prevede l’utilizzo di una sola vettura Amat che fa la spola con Palermo e che offre una corsa ogni ora e 45 minuti (salvo imprevisti ed i continui ed ormai noti ritardi) la cui prima corsa non consente ai pendolari di poter raggiungere Palermo in tempo per svolgere le attività lavorative o scolastiche?
Il tutto con un costo di c.a. 110.000 euro annui per le casse comunali, per la percorrenza di un chilometro oltre il territorio di Palermo!
I fruitori di tale servizio, o coloro che potenzialmente lo sarebbero, non lo reputano certamente un successo.
D: Ancora, non crede che al sindaco vada riconosciuto il merito di avere tolto i cassonetti dalle strade e di avere fatto partire la raccolta differenziata che starebbe lievitando verso risultati discreti? Si parla del 40% a dicembre.
Non si può riconoscere alcun merito a chi ha solo adempiuto ad una normativa regionale e lo ha fatto anche in malo modo, togliendo i cassonetti dall’oggi al domani noncurante dell’obbligo morale, prima che amministrativo, di informare la cittadinanza di quanto stesse accadendo e di come si sarebbe svolto il servizio in futuro. Poiché la normativa, stranamente ed eccezionalmente, prevedeva la sanzione per i Sindaci inadempienti (potendo configurare nei loro confronti il danno erariale), sembra che alcuni di questi abbiano trovato le giuste motivazioni ad adempiere in quanto, in caso contrario, a farne le spese sarebbero state proprio le loro tasche.
Inoltre i dati ufficiali sulla raccolta differenziata dicono tutt’altro rispetto alle cifre che Capizzi snocciola ai giornali, nelle quali peraltro non sono computati tutti i conferimenti abusivi del territorio. Avete compreso bene, tutti i rifiuti indifferenziati impropriamente abbandonati e disseminati nelle numerosissime discariche abusive a cielo aperto del territorio, non vengono computati dall’amministrazione ai fini della raccolta differenziata!
Come dire che tutto ciò che si trova fuori dal contenitore dei rifiuti (anche se posto nelle immediate vicinanze), automaticamente non viene più considerato rifiuto!
Senza parlare dello stato impietoso delle pseudo isole ecologiche e delle condizioni di lavoro cui sono sottoposti gli addetti, oppure del fatto che oltre metà degli utenti non gode del servizio di raccolta porta a porta e si trova a pagare un servizio del quale non fruisce.
D: Rimanendo in tema, il sindaco ha spiegato come il fallimento della società d’ambito abbia comportato un default di 27.000.000 di euro. Nel determinare il reale costo del servizio la sua amministrazione non ha aumentato le tariffe, né accumulato costi di gestione e di discarica. Oggi addirittura ventila una possibile riduzione della TARI.
Il Sindaco continua a lanciare cifre e parlare di milioni di euro di debiti che non sono mai realmente esistiti, spesso frutto di debiti disallineati, con errori di calcolo macroscopici o in alcuni casi solo potenziali. Basti dire che la transazione finale con l’ATO, per il debito di cui parla il Sindaco, si è chiusa per poco più di 1 Milione di euro!
Adesso arriva anche l’asso nella manica elettorale: dopo aver appena aumentato la Tari a molti utenti (attraverso una discutibilissima revoca delle riduzioni, nonostante il Sindaco abbia personalmente riposto in Consiglio comunale, alla mia precisa obiezione del rischio che l’approvazione di quell’atto avrebbe comportato per gli utenti, che la Tari sarebbe stata esclusa), si getta fumo negli occhi degli stessi dichiarando che improvvisamente sarebbe possibile ridurla. Non ho alcun timore di affermare, con estrema onestà intellettuale, che nei corridoi della politica monrealese, già da due mesi, si vociferava che il Sindaco avrebbe utilizzato questo spot propagandistico sulla Tari ai fini elettorali.
D: Monreale, nonostante sia un comune in dissesto finanziario, è uno dei pochi che sta riuscendo a stabilizzare tanti lavoratori precari. È un risultato non da poco.
Sono tanti i Comuni che hanno proceduto alla stabilizzazione dei propri precari e ciò in virtù dei provvedimenti Governativi succedutisi negli ultimissimi anni, dove si è presa consapevolezza che tale bacino di lavoratori non poteva essere più oggetto di ulteriore precarizzazione, meritevole d’esser ormai inquadrato negli organici degli enti locali.
D: Capizzi spiega di essersi impegnato anche nella ristrutturazione delle scuole monrealesi. Il suo fiore all’occhiello sarebbe il finanziamento di circa 11.000.000 di euro per la costruzione della Nuova Scuola Innovativa “Guglielmo II”.
L’utenza scolastica monrealese soffre molto l’inefficienza amministrativa del Comune, basti pensare che è proprio notizia di questi giorni la condizione di degrado in cui versano gli alunni che frequentano i locali del Collegio di Maria che, oltre alle difficoltà della “trasferta” in locali non propri dell’istituto scolastico, si trovano in condizioni di estremo disagio (solo per citare uno dei problemi più rilevanti, basti pensare all’assenza di riscaldamenti).
Per quanto riguarda la situazione relativa alla Guglielmo II, detto dagli stessi impiegati comunali degli uffici preposti, il bando è interamente governativo, dalla progettazione alla realizzazione, il Comune è escluso da ogni attività progettuale e realizzativa.
In pratica è stata presentata una richiesta sulla base della quale il Comune di Monreale è risultato essere l’ente più “bisognoso” di tale finanziamento. Auspico che questa scuola veda la luce, perché delle tante iniziative targate PD, mi pare che ben poco sia poi effettivamente visto.
D: Ancora, un obiettivo che il primo cittadino sta perseguendo, è quello di trovare una soluzione all’annosa carenza di posti presso il cimitero comunale di Monreale, attraverso la realizzazione di un nuovo cimitero.
Il Comune di Monreale non ha certamente brillato per la gestione dei servizi cimiteriali, come dimostrano le decine e decine di salme che giacciono in deposito in attesa di sepoltura, le condizioni di degrado di loculi comunali non agibili, i bagni e quant’altro.
Inoltre anche sulla situazione che ha coinvolto il Cimitero di San Martino delle Scale, sarebbe stato auspicabile che il Comune adottasse una condotta più vigile ed attenta a tutela della cittadinanza. Insomma, anche in materia di cimiteri, tra gli aumenti del costo dei loculi ed altre situazioni di mala gestio, non mi pare proprio che l’amministrazione Capizzi abbia brillato…