Monreale, 2 ottobre 2018 – “Alla fine del mese a Villaciambra raccoglievamo tonnellate di tappetti, arrivavano da tutte le parti di Palermo”- racconta Padre Bellante, un tempo parroco nella frazione di Villaciambra, oggi nella chiesa di Santa Teresa a Monreale. “Bisogna trasformare i rifiuti in strumenti di ricchezza”.
Il ricavato potrebbe essere utilizzato per opere di beneficenza, come la costruzione di orfanotrofi, parco giochi, campo di tennis, oppure donato alle associazioni no profit. Insomma le esigenze della comunità sono tante, basta solo iniziare. La raccolta dei tappi troverebbe terreno fertile nelle parrocchie, nelle scuole e anche negli uffici.
La più imponente raccolta di tappi di plastica al mondo viene realizzata da un’associazione francese che, non a caso, si chiama Bouchons d’Amour, Tappi d’Amore. Ha 97 punti di raccolta che coprono tutta la Francia, i volontari dichiarano di aver raccolto oltre 485 milioni di tappi, pari a 1.167 tonnellate di plastica da riciclo. Un risultato importante anche da un punto di vista economico, che ha fruttato oltre 90.000 euro, utilizzati per iniziative di beneficenza.
Ma non bisogna andar lontano per capire che possiamo farlo anche noi. Nel 2015, dopo un protocollo di intesa con una ditta di Carini, Padre Bellante a Villaciambra raccolse circa 30 mila euro in sei anni. “Con il denaro raccolto – dichiara – abbiamo realizzato tre pozzi d’acqua, un’aula scolastica e abbiamo acquistato attrezzature medicali in Africa. Avevo dato una motivazione di natura filantropica: il ricavato andava per un progetto”. Per convincere la gente a differenziare bisogna motivare l’azione. Ne è certo il parroco di Santa Teresa. “La raccolta differenziata andrà avanti se si creano delle cooperative di giovani che raccolgono il vetro, le bottiglie di plastica, i tappi e dopo li vendono. È l’unica soluzione, diversamente non funzionerà”.
Ma Padre Bellante oltre i tappi sarebbe disposto a raccogliere anche le bottiglie di plastica. Un’unica esigenza lo frena, gli serve un posto dove metterli. “Non siamo attrezzati per la raccolta tappi ma se l’amministrazione mi mette a disposizione un locale inizio domani”.
Volontari capaci di mobilitarsi su nuove iniziative, motivazione e il meccanismo risulterebbe vincente al fine di educare la società a differenziare e separare i tappi dalle bottiglie. Visto che non possono venir riciclati insieme, perché il materiale di cui sono fatti i tappi è Polietilene (PE), mentre quello delle bottiglie è Polietilene tereflatato (PET), e il processo di riciclaggio per i due materiali è differente.