Monreale, 4 marco 2018 – Una fredda mattina del 4 marzo del 2011 un cupo boato squarciò il silenzio e la quiete dello storico Belvedere del Comune di Monreale, facendo sobbalzare gli addetti comunali che in quel momento erano intenti a svolgere i vari lavori di giardinaggio e pulizia lungo i viali.
Dopo un primo momento di sbandamento ci si rese conto che una porzione del muro ricadente nel sottostante giardino della Curia Arcivescovile era crollato.
Nell’immediato furono allertati i responsabili dell’ufficio tecnico guidati dall’ingegnere Maurizio Busacca che insieme ad alcuni tecnici e all’allora sindaco Filippo Di Matteo si precipitarono all’interno del Belvedere per constatare ciò che era accaduto e valutare le eventuali operazioni di messa in sicurezza da mettere in atto. Ciò che si presentò ai loro occhi non lasciò spazio a tentennamenti ed il Sindaco, giustamente, per cautelare l’incolumità pubblica, emanò un’ordinanza con la quale chiudeva immediatamente l’unico spazio verde della cittadina Normanna.
Solo tre mesi dopo la villa riaprì per essere richiusa dopo pochi giorni e riaperta solo 20 mesi dopo. In quell’occasione il vice Sindaco Salvino Caputo dichiarò: “Gli interventi sono stati realizzati dagli uffici tecnici comunali, che a seguito di un sopralluogo hanno attuato un intervento tampone con l’acquisto delle transenne metalliche per circoscrivere ed isolare la zona franata”. È chiaro comunque che adesso bisognerà pensare ad un intervento definitivo per poter riportare questo sito alla sua totale fruizione con il ripristino del muro crollato”.
Intervento definitivo che, ancora oggi e dopo sette lunghi anni e due amministrazioni, non ha portato a nulla.
Tanti buoni propositi si sono sentiti da parte dell’amministrazione comunale. Sindaci, vice sindaci, assessori al ramo e tecnici ne hanno dette di tutti i colori, le promesse e le assicurazioni si sono sprecate. Ad ottobre del 2014 l’assessore al Verde Pubblico Pippo Lo Coco assicurava: “La sistemazione della villa è già in calendario. Entro i prossimi dieci giorni inizieremo con un intervento massiccio di pulizia. Poi continueremo con gli interventi di ripristino”. Un anno dopo, a settembre del 2015, sempre l’allora Assessore Lo Coco dichiarava: “Il problema non sembra così grave come potrebbe apparire, visto che comunque il crollo si è verificato in una zona contenuta della villa. Accelereremo le pratiche per il progetto e cercheremo nel più breve tempo possibile i fondi per l’intervento di manutenzione, credo che entro la fine di quest’anno la villa potrà essere restituita ai monrealesi ed ai turisti”.
Anche il dirigente dell’Area Territorio, l’ing. Maurizio Busacca, ad ottobre 2015, intervenendo telefonicamente al TG3, dichiarava che, una volta approvato il bilancio comunale, nei limiti delle risorse assegnate, avrebbe provveduto a ripristinare il muro di sostegno.
Il sindaco Piero Capizzi il 18 novembre 2015 fu chiamato ad un confronto pubblico voluto dal sottoscritto, e ai microfoni di RGS dichiarò: “I nostri tecnici hanno effettuato già diversi sopralluoghi ed il progetto (a tutt’oggi non esiste un progetto) nella sua fase preliminare è già pronto. È chiaro, però, che la soluzione deve essere compatibile con le risorse finanziarie del comune. Occorrono circa trentamila euro per garantire la sicurezza dei visitatori che passeggeranno nella villa. Tempi? Al momento non possono essere individuati con certezza, nei prossimi mesi, magari entro la fine dell’anno o a gennaio potremo essere più precisi. Va detto, però, che abbiamo tutto l’interesse a riaprire la villa prima possibile per rendere fruibile tutto il complesso monumentale (della quale la villa fa parte, nell’ottica di una sua completa riqualificazione)”.
Sempre Il sindaco Piero Capizzi, in data 10 aprile 2016, richiamato ai microfoni di RGS sempre dal sottoscritto, dichiarava: “Occorrerebbero almeno 30 mila euro per una parziale sistemazione, anche se per una ristrutturazione completa ne servirebbero, in realtà, molti di più. Somme che, comunque, al momento non ci sono, né è possibile individuare la data di un loro reperimento. Non abbiamo la disponibilità finanziaria – ha detto Capizzi, senza tanti giri di parole – e quindi nell’immediato, purtroppo, non è previsto alcun intervento. Monreale è un comune in stato di predissesto e se non si reperiscono fondi non è possibile intervenire”.