Partinico, 3 febbraio 2018 – Ci sarebbero due indagati eccellenti nella rete degli insospettabili di Benedetto Bacchi, l’imprenditore di Partinico fermato dalla Squadra Mobile di Palermo nell’ambito di una complessa attività di indagini che ha messo in luce un giro milionario di attività illecite con il benestare di Cosa Nostra. Ninì Bacchi, in seguito all’operazione Game Over scattata all’alba di giovedì a Partinico, è sottoposto alla misura cautelare in carcere.
Nel mezzo delle sue attività, come riporta La Repubblica, ci sarebbe anche Antonio De Luca, oggi sindaco di Giardinello. Secondo le intercettazioni della Squadra Mobile, che risalgono a 2 anni fa, Bacchi si sarebbe servito dell’aiuto di De Luca. Nell’ordinanza che ha portato in carcere Bacchi, il giudice Antonella Consiglio scrive che De Luca è indagato per tentata corruzione con l’aggravante di aver favorito l’associazione mafiosa. Secondo quanto riporta il Gip, avrebbe dovuto agevolare, attraverso sue conoscenze l’approvazione dell’emendamento normativo relativo alla riapertura dei termini della sanatoria del settore dei giochi e delle scommesse.
Oltre al nome del sindaco di Giardinello, sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati anche quello di un altro membro della politica locale della provincia di Palermo, un ex assessore del Pd di Partinico. Anche Maria Domenica Tortorici, dipendente dell’Asp, sarebbe sospettata di essersi prodigata politicamente per Bacchi nel tentativo di far ottenere a Bacchi la sanatoria per le sue 700 agenzie di scommesse on line.
Tortorici intanto ha fatto sapere di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia. «Non ho nessuna influenza politica a nessun livello – ha dichiarato a Teleoccidente -. Certamente conosco Ninì Bacchi al quale mi legano rapporti di parentela ma a questo si limitano i nostri legami». «Apprendo dagli organi di stampa e dai social network che risulto indagato – afferma invece il primo cittadino di Giardinello in una nota -. Volevo rassicurare tutti che è falso. Io non ho ricevuto nessun avviso e non sono indagato. Conosco l’ imprenditore Bacchi, come imprenditore del territorio partinicese, c’era un progetto imprenditoriale sul campo energetico che non si è mai concretizzato. Non vi è nessuna società costituita. Sono sereno e fiducioso sul lavoro della magistratura e disponibile per qualsiasi chiarimento».