Monreale, 31 gennaio 2018 – Pubblichiamo integralmente un comunicato inviato dalla docente vicaria dell’I.C.S.Guglielmo, la Prof.ssa Liliana La Rocca, sulla questione relativa all’accorpamento dell’istituto.
Scrivo da cittadina, ma soprattutto da docente, nel senso più profondo del termine e anche da docente vicaria dell’I.C.S.Guglielmo, nella quale “vivo” dal 1994.
Finora non ho voluto mischiarmi a tutte le cattiverie, faziosità ed inesattezze che sono state dette da chi della scuola non sa niente e che la scuola non “fa” ogni giorno, ma, adesso, ho sentito un bisogno irrefrenabile di esprimere il mio pensiero.
Avete reso la discussione un agone politico cercando di sfruttarlo per i prossimi fini elettorali, minimizzando tutto con la parola “accorpamento”: “S’ha da fare”, per alcuni, “Non s’ha da fare”, per altri, questi ultimi, addirittura, considerando una buona notizia o commentando con un “mi piace” il congelamento (Regionale e non Monrealese) del piano di dimensionamento.
Nessuno, comunque, ha tenuto conto di noi, comunità di pratica dell’I.C.S. Guglielmo II, che abbiamo costruito una nostra vision di scuola con sacrificio, spirito di abnegazione, senso profondo di appartenenza e sfida a tutte le difficoltà strutturali che i 5 plessi del nostro istituto vivono ogni giorno. Nessuno si è preoccupato del nostro Dirigente Scolastico Claudio Leto e della nostra competente e amatissima DSGA che già l’anno scorso hanno perso la titolarità sulla nostra scuola; nessuno si è ricordato dei nostri colleghi che sono stati costretti a chiedere a malincuore trasferimento, perché, a 50 anni e più, girare di scuola in scuola non è gratificante o agevole; né si è preoccupato di docenti storici del nostro istituto che anche quest’anno completano il loro orario di servizio da un’altra parte.
Noi abbiamo pianto quando i nostri colleghi di una vita sono andati via e anche loro, lo so per certo! Noi, docenti della sede e di San Martino, siamo rattristati all’idea di doverci separare. Noi siamo una SCUOLA, non 5 plessi da smembrare, siamo docenti che in questi anni abbiamo affrontato mille difficoltà, abbiamo creato la nostra identità, ci conosciamo talmente bene che basta guardarci negli occhi per capire ciò che pensiamo o sentiamo. Condividiamo la stessa idea di centralità dell’alunno, sempre al primo posto; noi, come mi piace dire, ci siamo connotati come una “scuola-famiglia”, noi ci sentiamo appartenenti alla stessa comunità.
È ineluttabile la verticalizzazione della D.D. P. Novelli, è giustificabile la paura di chi teme l’accorpamento, ma di questo non voglio parlare: lascio alle sedi competenti la discussione che punti al bene delle scuole della nostra degradata città. Ma… smettetela di dire cose avventate e non veritiere e, soprattutto, se volete proprio dire la vostra, rimarcate le difficoltà strutturali che hanno penalizzato tutti i nostri plessi in questi anni e i dimensionamenti precedenti che non ci hanno, certo, avvantaggiato. Noi non abbiamo avuto un progressivo calo di alunni, ma siamo andati in reggenza per 35 alunni in meno, rispetto ai 600 necessari, non solo per le carenze strutturali, la mancanza di riscaldamento e di palestra, ma anche per una meschina opera denigratoria nei nostri confronti. Ma noi siamo fieri di non avere risposto alle provocazioni, non ci sentiamo né migliori né peggiori di altre istituzioni, nelle quali peraltro lavorano amici e colleghi stimati e dirigenti competenti.
Aggiungo che quest’anno abbiamo continuato e continueremo a lavorare con l’energia e l’entusiasmo di sempre, guidati dalla stimatissima Dott.ssa Di Prima, che con la sua grande professionalità e passione apprezza quotidianamente il nostro lavoro, non ci impone nulla dall’alto e rispetta la nostra identità. Per conto mio, sono stata secondo collaboratore, prima e docente vicario, poi di 5 diversi dirigenti: Prof. Aricò, Prof. Cavallaro. Prof.ssa Sinagra. Prof. Leto e Dott.ssa Di Prima dal 1994 ad oggi e con tutti loro ho avuto e continuo ad avere rapporti di stima ed amicizia. Pertanto, è chiaro che la prospettiva ovvia è l’impossibilità di avere a Monreale 5 istituti comprensivi; la norma vuole che la D.D. P. Novelli diventi Istituto Comprensivo; è sicuro che in un futuro, speriamo non lontano, l’I.C.S. Guglielmo avrà una scuola, anzi, un campus meraviglioso che ci farà competere con le altre scuole non solo sul piano della formazione ma anche su quello delle strutture…voi, perciò, fate il vostro mestiere, abbiate la sensibilità di non parlare di ciò che non conoscete, tirateci fuori dalla vostra propaganda elettorale e lasciate discutere serenamente del futuro delle scuole monrealesi chi è dentro la scuola: docenti, dirigenti e personale ATA, nella consapevolezza che, se un dimensionamento deve essere fatto, sia il più indolore per noi: comunque nessuno vincerà e tutti perderemo qualcosa. Ricordatevi che è emozionante pensare che nei nostri archivi conserviamo diplomi del 1938, con la scritta Regio Ginnasio Guglielmo Monreale!
Mi assumo la responsabilità di quanto ho scritto, ma sono certa che i miei colleghi docenti, i collaboratori scolastici, gli assistenti amministrativi, Edi, Chiara, Lillo, Mimmo, Rosa e Claudio condividono in pieno il mio pensiero.