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Circolare da soli su strada. Al P. Novelli simulato un percorso stradale con segnaletica, strisce pedonali, limiti e divieti

Monreale, 19 gennaio 2018 – La strada è di tutti… è il luogo dove convergono le vite, le esperienze, i bisogni e le necessità di ogni individuo. Lo “strumento prioritario” che ci permette di muoverci, di scoprire il mondo, di incontrarci, di intrecciare il cammino tra simili. Rispettare la strada, significa rispettare gli altri e rispettare anche sé stessi, perché fruire di essa in maniera imprudente significa subire e far subire conseguenze gravi, talvolta persino catastrofiche. Per tale motivo educare i bambini, fin dalla tenerissima età, alla comprensione e al rispetto delle regole di convivenza civile e quindi anche all’osservanza degli inevitabili e opportuni limiti, propedeutici a un corretto comportamento stradale, significa seminare il germe della consapevolezza e della cittadinanza attiva.

Interessante esperienza quella vissuta dalla IE della D.D. “P. Novelli”, nata dalla preziosa collaborazione tra le insegnanti di classe e le studentesse Giada Bono e Federica Barone del Corso di Studi in Scienze della Formazione Primaria dell’Università degli Studi di Palermo, che tra le scuole accreditate hanno scelto, insieme a parecchi altri studenti, la Novelli, per effettuare il loro tirocinio, con la supervisione della tutor universitaria Maria Rosa Buono. 

La presenza degli studenti permette uno scambio reciproco di conoscenze ed esperienze estremamente utile e proficuo con i docenti accoglienti, oltre alla sperimentazione di prassi didattiche creative e innovative, di cui i principali beneficiari sono sicuramente gli alunni. 

Le due studentesse hanno minuziosamente riprodotto, con dovizia di particolari, lungo un ampio tratto del corridoio della scuola, un perfetto percorso stradale, comprensivo di segnaletica, strisce pedonali, limiti e divieti, attraverso cui far provare, in un ambiente simulato e protetto, l’esperienza consapevole del poter circolare da soli su strada, condividendone le regole fondamentali con l’intera comunità, costituita, nello specifico, da tutto il gruppo classe.

I bimbi hanno sperimentato in situazione reale, il corretto comportamento da tenere per non incorrere in sanzioni o cagionare danni a sé stessi e agli altri. I piccoli pedoni, automobilisti e ciclisti, hanno avuto modo, quindi, di interiorizzare il concetto importantissimo del perché le regole stradali vadano sempre osservate, per evitare che la strada diventi un luogo ostile, pericoloso, un ricettacolo di rifiuti o una pista per folli corse automobilistiche. Essi hanno, inoltre, potuto prendere coscienza di un presupposto essenziale: la strada non può essere considerata come una proprietà privata, uno spazio personale, ma un bene collettivo da rispettare e preservare, che appartiene a ciascun cittadino. Essa è sempre stata sinonimo di movimento, di viaggio, di vita, di libertà, ma le regole sulla sua fruizione non limitano tale libertà, ma, al contrario, la enfatizzano, perché la vera libertà non diventa mai sinonimo di libero e individuale arbitrio ma, al contrario sinonimo di costruzione e condivisione collettive, in grado di tutelare tutti e ciascuno.

I piccoli “seienni” hanno mostrato grande interesse e partecipazione, apprezzando il fatto di dover rispettare “regole precise” per circolare liberamente in sintonia con gli altri e, oltretutto, hanno potuto consolidare i loro primi e autonomi approcci con la letto-scrittura in maniera divertente, componendo, sillaba dopo sillaba, la frase emblematica: “VIVA LE REGOLE”. 

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