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Monreale. Dilaniati gli alberi di Via Pio La Torre

I 5 pini domestici molto probabilmente mai più rivedranno una foglia

Monreale, 3 agosto 2017 – Che l’attenzione al verde pubblico nella nostra città non è ritenuto argomento di grande importanza è sotto gli occhi di tutti. Che di esempi da sottolineare ve ne siano molteplici è altrettanto acclarato, uno per tutti, il caso del Belvedere comunale che ormai, dal lontano 4 marzo 2011, rappresenta l’emblema di un disinteresse a dir poco vergognoso. Ma volendo “trascurare” il crollo del muro della villa comunale basta ritornare indietro di un anno e qualche mese per ricordare lo scempio perpetrato sui ficus di Via della Repubblica. (https://www.filodirettomonreale.it/…/alberi-mozzati-in-via-…/). Ebbene, anche seppur reduci di una esperienza non certo positiva, pochi giorni fa altri “omicidi” si sono presentati davanti agli occhi di alcuni cittadini che come me si sono posti alcune domande.

In Via Pio La Torre  sono stati “potati” 5 pini domestici che probabilmente mai più rivedranno una foglia, come da più di 12 mesi non hanno visto una fronda i ficus di cui accennavo prima. Questi pini ricadono su un area dove sorgono diverse abitazioni dell’IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) e,a detta di alcuni, le radici degli alberi stavano causando diversi danni alla rete idrica, alla pavimentazione e alle fondamenta dele abitazioni vicine, quindi si è provveduto, al fine di evitare che le radici continuassero la loro opera di “distruzione”, a praticare una drastica potatura.

Ammesso che sia lecito ricorrere a tali soluzioni quando vi è un pericolo di una certa gravita, non si è tenuta in considerazione la possibilità che ci sono tanti altri sistemi per rallentare la crescita di un albero e, di conseguenza, diminuirne la pericolosità evitando di far morire definitivamente alberi piantumati da più di 40 anni. Inoltre, chi è del mestiere, sa che determinati interventi si fanno in inverno non in piena estate.

Abbiamo chiesto all’assessore al Verde pubblico Giuseppe Cangemi delucidazioni sul perché di questo drastico intervento.

– Prima di autorizzarne la potatura sono stati fatti i dovuti controlli da parte di tecnici, agronomo in testa, della nostra amministrazione per constatare l’effettivo pericolo?
– Chi ha dato i permessi necessari per far si che si intervenisse alla totale capitozzatura?
– Chi ha portato a termine materialmente i lavori? 
Le risposte dell’assessore sono state vaghe e per nulla esaustive: 
– Gli alberi in questione ricadono su un area che non è di nostra competenza ma bensì riguarda la IACP che probabilmente ha dato l’autorizzazione ai lavori – non sono certo, ma credo che sia stata fatta richiesta al comune, ma di questo devo ancora accertarmene – chi abbia attuato l’intervento non mi è dato saperlo. 

Ammesso che ci sia stato il consenso dell’ente case popolari questo non significa nulla, le varie richieste andavano fatte, come atto dovuto, principalmente al comune di Monreale e, solo dopo il parere favorevole, si doveva chiedere ad altri le restanti autorizzazioni. Ad oggi non si sa la ditta che ha operato aveva l’autorizzazione per tagliare gli alberi e se ci sia stata una formale richiesta protocollata al comune avallata da un consenso. Questo pone diversi dubbi sull’andamento della gestione del bene comune che esso riguardi il verde, sia che riguardi altro.

Se ora siamo al punto che chiunque una mattina si alzi e decida di tagliare alberi ricadenti sul suolo pubblico allora possiamo affermare che in questo paese regna l’anarchia più assoluta e ci si fa beffa delle leggi facendo scivolare nel ridicolo chi dovrebbe salvaguardare il nostro territorio. A chi di dovere invitiamo a studiare la legge 10/2013 del 16 febbraio 2013 – “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, affinché il prossimo sviluppo dei contesti urbani avvenga in accordo con i principi del protocollo di Kyoto, in modo sostenibile, rispettoso dell’ambiente e dei cittadini e nella piena consapevolezza e conoscenza del proprio patrimonio verde.

L’importante ruolo che gli alberi  rivestono nel controllo delle emissioni, nella protezione del suolo, nel miglioramento della qualità dell’aria, del microclima e della vivibilità delle città, rende strategica per qualsiasi amministrazione comunale la conoscenza dettagliata del proprio patrimonio arboreo.

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