Partinico, 28 giugno 2017 – Arrivano anche a Partinico le ordinanze di demolizione di immobili abusivi. Le ordinanze di demolizione riguardano, al momento, 16 costruzioni realizzate contro la legge e che devono essere rimosse recuperando lo stato originario dei luoghi. Le ordinanze sono state emesse su disposizione del rappresentante comunale del settore Urbanistica, Anna Maria.
In particolare le opere abusive si trovano tra il centro urbano di Partinico e la periferia e sono tutte abitate. Sono quattro edifici ad una o più elevazione fuori terra, cinque sopraelevazioni su piani preesistenti, due ampliamenti e altri corpi accessori con annessi verande e locali doccia. Le persone destinatarie del provvedimento, compresi i comproprietari degli immobili, sono in tutto 19.
Le ordinanze di demolizione degli immobili abusivi di Partinico arrivano in seguito a precedenti controlli antiabusivismo espletati dalle forze dell’ordine e dai dipendenti comunali. Alla base delle ordinanze vi sono interventi eseguiti in assenza o in totale difformità del permesso di costruire che hanno comportato la realizzazione di organismi edilizi integralmente diversi per caratteristiche tipologiche o di utilizzazione da quelli oggetto del permesso stesso, ovvero l’esecuzione di volumi edilizi oltre i limiti indicati nel progetto e tali da costituire un organismo edilizio o parte di esso con specifica rilevanza ed autonomamente utilizzabile.
“Dal mio insediamento presso questo settore, nel giugno del 2016- afferma al Giornale di Sicilia, la dirigente l’architetto Anna Maria Rizzo – ho iniziato un’attività di osservazione, di analisi e studio della complessa peculiarità delle competenze dello stesso settore. È stato un anno contraddistinto da un’importante evoluzione normativa e dal riassetto delle risorse umane, conseguente Anche alla quiescenza del responsabile dell’ufficio edilizia privata, il geometra Giuseppe Muglia. Fra le competenze, la lotta all’abusivismo ha avuto certamente un peso rilevante. Una volta accertata, infatti, l’esecuzione di opere in assenza di permesso a costruire o in totale difformità dallo stesso, ossia con illegittime variazioni rispetto al progetto iniziale, in applicazione della normativa in materia, ai sensi dell’articolo 31 del DLGS.380 del 2001, bisogna adottare i provvedimenti di ingiunzione alla demolizione degli immobili abusivi, come appunto in questi casi. I responsabili degli abusi- aggiunge- dovranno provvedere, a proprie spese, alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi ovvero potranno, laddove ne ricorrano i presupposti presentare istanza di accertamento di conformità. Se entro 90 giorni dalla notifica dell’ingiunzione gli interessati non avessero ancora provveduto a demolire le opere abusive o non le avessero ancora regolarizzate, i beni e le rispettive aree di sedime saranno acquisiti di diritto gratuitamente al patrimonio del Comune».
Gli uffici comunali rimarranno a disposizione dei cittadini per eventuali chiarimenti.