Segnala a Zazoom - Blog Directory

A Corleone la mafia non paga le tasse e specula sulla crisi dell’Ato

Corleone, 10 settembre – A Corleone Cosa Nostra non paga le tasse; la scoperta è stata fatta degli ispettori inviati dal Prefetto De Miro. “Dall’esame della situazione del Comune, si registra un calo di oltre quaranta punti percentuali nella riscossione ordinaria dei tributi, che è passata dal 73 per cento al 25”, scrive il ministro dell’Interno Alfano nel decreto di scioglimento pubblicato due giorni in Gazzetta Ufficiale.

La città di Corleone era vista come un vero e proprio paradiso fiscale, dove la mafia aveva campo libero anche nella gestione della riscossione dei tributi. La persona attorno alla quale ruoto l’inchiesta è un imprenditore che in passato ha gestito servizio di accertamento e riscossione dei tributi per 412 mila auro all’anno. L’uomo sarebbe il cognato del boss di Belmonte Antonino Spera. Gli ispettori avrebbero adesso in mano la lista di tutti coloro che in questi anni non hanno pagato alcun tributo; è la lista dei boss di Corleone che negli ultimi tre anni non hanno mai pagato la tassa sui rifiuti, anzi, ci guadagnavano attraverso la gestione eseguita in maniera superficiale.

“Il Comune – si legge nel documento – ha perseguito gli interessi delle locali famiglie fin dai primi momenti di crisi dell’Ato, ostacolando le procedure per l’istituzione dell’Area di raccolta ottimale, prevista dalle norme regionali”.

Commenta la notizia

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.