Grisì (Monreale), 29 maggio – È di qualche giorno fa la notizia del nuovo piano triennale, deliberato dalla giunta, che prevede un programma di manutenzione e ricostruzione di numerose opere pubbliche tra cui la manutenzione di immobili e strade comunali, reti idriche, illuminazione pubblica, edilizia scolastica.
Dopo aver appreso la notizia i componenti della Consulta di frazione di Grisì, Elisabetta Candela e Bono Giuseppe hanno potuto constatare che, delle risorse finanziarie disponibili, € 209.480.800,00, non sia stato impegnato neppure un centesimo per la frazione di Grisi.
“Grisì, nonostante i proclami e le promesse fatte in campagna elettorale – affermano i due componenti della consulta – rimane sempre più relegata ai margini del comune e dimenticata già all’indomani delle competizioni elettorali. Non capiamo, infatti, il motivo per il quale, pur pagando i salatissimi tributi al pari della cittadina normanna (zona turistica) la frazione di Grisì (zona, invece, prettamente agricola e ad assente vocazione turistica) l’unico modo per ottenere qualche opera pubblica sia sempre e unicamente attraverso i fondi destinati alla frazione per la ricostruzione post terremoto del Belice”.
Elisabetta Candela e Bono Giuseppe chiedono che fine hanno fatto i fondi di quei bandi dedicati alla scuola elementare di Grisi, “di cui uno – affermano – di oltre 300 mila euro è già andato perso per cause futili”.
“Che fine ha fatto – continuano – la tanto decantata villetta in piazza baraccopoli? O per la sua realizzazione dovremo aspettare, forse, altri fondi del terremoto! Ma soprattutto che fine ha fatto il famoso cambio di logica che aspettiamo ormai da due anni”?
E’ una frazione è allo sbando quella descritta di due componenti dela consulta. “Nessuna disinfestazione ne derattizzazione, buche in ogni dove, nessuna struttura ludico-sportiva-ricreativa. Un importante ordine del giorno, portato avanti dai consiglieri Antonella Giuliano e Giuseppe Guzzo del gruppo CambiAmo Monreale, relativa a un impianto sportivo “a costo zero per l’ente” trattata in consiglio comunale e lasciata in situazione di “stallo” a causa del venir meno del numero legale per ben due volte consecutive che ancora attende di essere discusso e definito”.
Candela e Bono considerano intollerabile la superficialità nei confronti dei bisogni della frazione: “Riteniamo ingiusta siffatta discriminazione rispetto ad altre frazioni del territorio più avvantaggiate già sol dal fatto della vicinanza geografica al comune di appartenenza. È per questi motivi che chiediamo al Sindaco, anche se siamo ancora lontani dalla tornata elettorale, una maggior attenzione verso la nostra frazione e lo invitiamo a presenziare alla prossima consulta di frazione unitamente ai consiglieri comunali per affrontare assieme le innumerevoli criticità del territorio”.