Monreale, 29 maggio – Abbiamo in casa musicisti, compositori, arrangiatori, tecnici del suono, strutture e luoghi dove si può far musica. Abbiamo nostri concittadini che si fanno onore anche al di fuori dei confini Europei. Abbiamo giovani fumettisti che nell’ombra ed in silenzio vincono premi prestigiosi. Abbiamo giovani attori che si fanno strada nel mondo del cinema e del teatro, un mondo dove spesso si incontrano labirinti fatti di dedali tortuosi ed a volta inestricabili, ma che grazie ai sacrifici dei loro genitori e alla loro passione riescono piano piano ad emergere.
Abbiamo giovani scrittori che con piccoli passi si fanno conoscere con le loro prime opere. Abbiano pittori, mosaicisti, scultori per molti sconosciuti. Abbiamo tanto e tanto altro da offire su un piatto d’argento fuori dai confini della nostra città.
Abbiamo le pontenzialità per farci conoscere, non solo per un sito dell’UNESCO, ma anche per quel patrimonio Umano che non riusciamo nè a valorizzare, nè ad “esportare” al di fuori delle nostre mura. Tutto questo è sconfortante e nello stesso tempo misterioso o forse ritenuto poco rilevante da chi dovrebbe avere un pizzico di lungimiranza.
Da ciò che si vede però, o per meglio dire, non si vede, non si riesce ad andare oltre il nostro naso. Basterebbe “raccogliere” tutte queste “pietre preziose per incastonarle in progetti mirati, atti a far decollare ciò che di buono abbiamo in uno scrigno da mostrare a chi di certo ne apprezzerebbe il valore. E non mi riferisco solo a chi state vedendo nelle foto, ne mancano tanti altri che di certo andrebbero “incorniciati”.