La nonna Lilì, nei pomeriggi estivi passava il tempo a sminuzzare bucce di muluni d’acqua e appena finiva chiamava i polli emettendo un suono gutturale parecchio inquietante.
E mentre nonna si occupava dei nostri polli, u “Zu Petru” e u “Zu Fifì”, uomini senza età, si occupavano del pollaio.
U zu Petru, era tanto innamorato di questo lavoro e dei polli che mi proibiva di entrare nei pollai, sennò i polli si scantavanu e ci vinìa na pasturedda, io che adoravo relazionarmi con gli animali subivo questo divieto ma quando, “A las cinco de la tarde” u zu Petru e u zu Fifì se ne andavano, mi precipitavo a giocare dentro il pollaio e a raccontare delle mie storie ai polli.
Un giorno u Zu Petru, custode e giustiziere di polli, mi scoprì, ma questa è un’altra storia e non fa per niente ridere…
Anche io avevo il mio ruolo nella gestione del pollaio, poco meno che cinquenne, timida ma molto interessata, anticchia mafiusedda, curavo gli affari di famiglia, facendo fare a mio padre u specchiu ra malafiura, un giorno mentre si faceva la pesa dei polli, con fare sornione e pensando di non essere vista, stacciuta come ero poggiai il mio “esile” piedino sulla basculla al fine di aumentarne il peso, e poi avevo un obiettivo a dir poco malavitoso: tagliare le ruote di un camion perché, l’autista, con una manovra sbagliata avia sdirrubbatu a grara di ferru di ingresso al pollaio, insomma se avessi continuato ad essere così, avrei potuto intraprendere la carriera politica, ma per fortuna col tempo m’aggrizzavu.
Ma andiamo al nostro pollo aggrassato chi patati, se no scrivo anche di Cioncalotta.
Lo so divago, ma sono fatta così, quando scrivo comincio dai tempi di Adamo ed Eva a cuntari i cosi.
È quando parlo che sto zitta…
POLLO AGGRASSATO CHI PATATI PER 4 PERSONE
Ingredienti:
- Un pollo tagliato a pezzi
- 1 kg di patate
- 2 grosse cipolle rosa
- 5 spicchi d’aglio
- 4 pomodori
- Alloro
- Un bicchiere di vino
- Rosmarino
- Un pezzetto piccolissimo di cannella a stecca
- Un chiodo di garofano
- Un chicco di pepe garofanato
- Acqua la quantità dipende se piace più o meno asciutto
- Olio q.b.
- Sale e pepe
PROCEDIMENTO:
In un tegame metto circa un litro di acqua con una foglia di alloro, qualche ago di rosmarino, il pezzetto di cannella, un grano di pepe garofanato e un chiodo di garofano, la faccio andare sul fuoco a fiamma bassa, così comincia ad estrarre le essenze degli aromi.
Fatto questo mi accingo a ‘ngranciari l’aglio in una padella di alluminio, appena rosolato lo tolgo dall’olio e metto a soffriggere i pezzi pollo con qualche ago di rosmarino e una foglia di alloro, ed intanto annettu e taglio a pezzettoni le patate, sbuccio la cipolla, la taglio nel senso della lunghezza, e riduco il pomodoro in piccoli pezzi.
Man mano che il pollo risulta ben rosolato in tutte le sue parti, lo salo e lo metto nel tegame con gli aromi che lentamente procede con la cottura.
Appena finisco col pollo passo a rosolare le patate sempre nello stesso olio, con una fiamma adeguata per non fare atturrare a paredda, appena pronte, le salo e le metto da parte a sgocciolare l’olio in eccesso, per questa operazione uso u sculapasta d’alluminio ereditato da Nonna Lilì.
Sempre nello stesso olio metto a rosolare, con una fiamma ancora più dolce la cipolla e qui metto subito il sale e un coperchio in modo che la cipolla si cuocia con la sua stessa acqua di vegetazione.
Appena la cipolla diventa trasparente, alzo la fiamma, sfumo con il vino e aggiungo il pomodoro aggiusto di sale e pepe e lascio cuore per circa un quarto d’ora.
Dopo di che l’aggiungo al pollo che intanto procede con la cottura, appena il pollo comincia a dare segni di cottura, per capire se è cotto basta appizzarici a forchetta, aggiungo le patate e lascio insaporire finché anche le patate non arrivino ad essere cotte.
Inutile dire che con il sugo di questo pollo ci si possono condire i bucatini o gli spaghetti.