Potrebbe sorgere a valle della circonvallazione di Monreale il nuovo centro comunale di raccolta. Si tratta di una infrastruttura fondamentale per il funzionamento ottimale del sistema di raccolta differenziata. Consentirà di ridurre sensibilmente lo smaltimento dei rifiuti in discarica, per recuperare risorse e tutelare meglio l’ambiente.
Il progetto, redatto dall’architetto monrealese Fabio Campisi, prevede la rivalutazione ambientale di un’area estesa circa 5.000 metri quadrati, attualmente libera e in stato di degrado, che verrà servita da una viabilità adeguata all’accesso delle autovetture degli utenti.
A marzo dello scorso anno il ragioniere Nicola Giacopelli, dell’ufficio lavori pubblici del comune, aveva curato la presentazione della richiesta di finanziamento di circa un milione di euro sulla piattaforma del Ministero della transizione ecologica, in riferimento all’avviso che riguarda il “Miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani”. Ieri è giunta la notizia del suo inserimento al 36° posto nella graduatoria nazionale delle proposte ammesse a finanziamento, su 3.044 progetti presentati. Si tratta certamente di un ottimo risultato. Al progetto è stato assegnato un punteggio molto alto, di 76,47. Si attende adesso l’approvazione definitiva.
“All’interno del Centro saranno previste essenzialmente due aree – spiegava il progettista nel corso di una intervista rilasciataci l’anno scorso – una delle quali dedicata alla gestione dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, riservata esclusivamente agli operatori, e l’altra destinata ai cittadini che potranno conferire autonomamente i propri rifiuti differenziati, grazie alla innovativa stazione di riconoscimento degli utenti”. In pratica avverrà l’identificazione del cittadino-conferitore che permetterà al Comune di aver maggior contezza e controllo dei conferimenti. In questo modo si potranno premiare gli utenti virtuosi e si potrà puntare successivamente all’applicazione della tariffazione puntuale.
Una volta dotato di CCR, il comune potrebbe avviare una differenziata ancora più spinta rispetto a quella che viene svolta oggi, stipulando convenzioni con i consorzi che trattano particolari tipi di rifiuti che oggi non vengono differenziati. Si tratta, ad esempio, della plastica dura, di particolari tipi di cartone, delle batterie, del RAEE (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) che attualmente finiscono in discarica.
Il progetto prevede il rispetto dei principi di efficientamento energetico. Un impianto fotovoltaico renderà autosufficiente la stazione di conferimento degli utenti. L’illuminazione dell’area sarà interamente garantita da lampioni fotovoltaici a led. Un impianto di videosorveglianza di ultima generazione garantirà la sicurezza e il controllo all’interno dell’area 24 ore su 24.
Prevista anche la creazione di un “Centro del Riuso”. Consentirà la riduzione della produzione di rifiuti e la promozione della cultura del riuso con un’area didattica in cui ospitare incontri inerenti i temi ambientali e una serie di attività partecipate, pensate per promuovere legami sociali e competenze tecniche, quali ad esempio il “mercato dell’usato” o il laboratorio di recupero e riparazione di piccoli elettrodomestici e dispositivi tecnologici.
“Il centro di riuso – spiega Campisi – nasce dalla crescente propensione verso la sostenibilità e per dar vita ad un sistema circolare nel quale tutti siamo coinvolti. La motivazione è prettamente ambientale: ridurre i rifiuti promuovendo il riutilizzo, in antitesi alla diffusione in costante crescita, in moltissimi settori, del cosiddetto “usa e getta”: in tal modo, gli oggetti in buono stato potranno avere una “seconda vita” prima di diventare rifiuti”.
Adesso si attende la graduatoria definitiva. Successivamente si procederà ad appaltare i lavori, con molta probabilità entro l’estate, così da avere l’impianto operativo già entro la fine dell’anno.