Segnala a Zazoom - Blog Directory

Morto Biagio Conte, il missionario laico che lottava per i poveri, quella volta che venne a Monreale

E' morto Biagio Conte, il missionario laico che lottava per i poveri e per i bisognosi, e che anche durante la malattia continuava a diffondere messaggi di pace e di speranza. Monreale fu per lui luogo di rifugio e di conforto.

È morto Biagio Conte. Da mesi il missionario laico lottava contro il cancro, ma nonostante ciò continuava a diffondere messaggi di pace e di speranza. Biagio Conte nasce a Palermo il 16 settembre 1963 da una famiglia di imprenditori edili e all’età di tre anni viene portato in un collegio di suore in Svizzera, ma farà il suo ritorno a Palermo a 9 anni, entrando a far parte del collegio di San Martino delle Scale. Abbandonata la scuola inizierà a lavorare nell’impresa edile di famiglia, ma una profonda crisi spirituale lo spingerà ad allontanarsi a soli 20 anni.

Si trasferisce a Firenze e decide di vivere come eremita. Successivamente, intraprenderà un viaggio a piedi  verso la città di Assisi, durante il quale arrivano gli appelli dei familiari presso la trasmissione Rai “Chi l’ha visto?”, ma Biagio risponde in diretta informando del suo cammino. Una volta tornato a Palermo manifesta la volontà di trasferirsi in Africa nelle vesti di missionario, ma lo stato di miseria in cui si trova la sua città lo induce a cambiare idea. Trova quindi rifugio a Monreale, all’interno della piccola cella situata ai piedi della chiesa della Madonna delle Croci.

“Monreale mi è a cuore – racconta Biagio – è la cittadella dove il Signore ha operato nella mia gioventù. Da questo luogo, durante un delicato momento della mia giovinezza, comincia a maturare un’attrazione.  Avevo perso la speranza vedendo una società che corre, lascia indietro i più deboli.”

Monreale rappresenta qualcosa in più di un semplice luogo per fratello Biagio, infatti è proprio qui che nasce quel bisogno di aiutare il prossimo. La sua opera di carità inizia con il conforto ai senzatetto, per loro si batte con proteste e digiuni e nel 1993 fonda la “Missione di Speranza e Carità”, una struttura nata per coloro che la società emargina, ma che fratello Biagio chiama fratelli e sorelle. Nel 2014, Biagio, da anni bloccato su una sedia a rotelle per via di alcune vertebre schiacciate, decide di andare in Francia. Arrivato a Lourdes si immerge nella vasca miracolosa e riprende a camminare, anzi a correre verso le persone che hanno più bisogno di lui.

“Per me è stata una grazia inaspettata che ho ricevuto dal buon Dio che ha incaricato la sua madre Maria”, queste le parole di devozione di fratello Biagio a seguito dell’evento miracoloso.

Nel 2018, dopo la morte di alcuni senzatetto nelle strade di Palermo, in segno di protesta decide di dormire in strada, iniziando uno sciopero della fame che durerà dieci giorni. La Regione decide quindi di far nascere “La cittadella del povero e della speranza”, una nuova struttura per l’accoglienza dei profughi che arrivano da lontano e sbarcano sulle coste siciliane.

Nelle strutture ognuno aveva un compito e ciascuno metteva a servizio degli altri le proprie capacità. Questo ha insegnato fratello Biagio a tutti, la dignità del lavoro, la bellezza della condivisione, la possibilità di riscatto e l’importanza della speranza.

 

Commenta la notizia

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.