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L’ex segretario Ettore Sunseri agì legittimamente, respinta la richiesta di 36.656,00 del canile di Petralia Soprana

Il giudice ha accolto totalmente la tesi difensiva portata avanti dal legale di Sunseri, l’avv. Rosaria Messina

Il dottore Ettore Sunseri non dovrà versare quanto richiesto da Michele Macaluso, il titolare di un canile privato di Petralia Soprana, che nel maggio del 2017 aveva chiamato in causa l’ex segretario comunale per un presunto credito di euro 36.656,00, vantato nei confronti del comune di Monreale.

Il giudice della sezione quinta civile del Tribunale di Palermo, la dott.ssa Claudia Turco, ha accolto totalmente la tesi difensiva portata avanti dal legale di Sunseri, l’avv. Rosaria Messina, respingendo del tutto la richiesta avanzata dal  Macaluso.

I fatti risalgono al 2014. Giorno 1 giugno alcuni animalisti avevano portato e abbandonato all’interno del palazzo di città 9 cani randagi, come azione di protesta nei confronti del comune di Monreale che, a detta loro, non se ne sarebbe occupato come avrebbe dovuto.

Gli agenti della Polizia Municipale, vista l’assenza nel giorno festivo del dirigente competente al ramo, l’ing. Maurizio Busacca, si erano rivolti al segretario comunale.

Il dott. Sunseri aveva così conferito alla ditta di Michele Macaluso l’autorizzazione per procedere alla cattura e al ricovero dei nove cani. 

Il reato è prescritto, gli animalisti avevano occupato il comune di Monreale per chiedere interventi sui cani randagi

Il canile aveva in seguito ricevuto il pagamento per le cure prestate nei primi mesi, giugno e luglio 2014, per poi ottenere, per il periodo compreso tra agosto 2014 e gennaio 2015, un decreto ingiuntivo nei confronti del Comune di Monreale per il pagamento della somma di euro 6.283,44.

I cani erano rimasti anche successivamente, e fino al febbraio 2017, in custodia presso il canile privato, nonostante il comune avesse riferito al Macaluso che i fondi in bilancio erano terminati e che sarebbe stato tenuto a rilasciare i cani in libertà.

Nel maggio 2017 Macaluso agisce direttamente nei confronti di Sunseri per chiedere il pagamento della somma di euro 36.656,00 per le spese sostenute per la cura degli otto cani tenuti in custodia (un cucciolo era stato dato subito in adozione) per il periodo marzo 2015 – febbraio 2017, ritenendo che il segretario comunale avesse autorizzato la cattura in violazione delle norme di legge.

Secondo Macaluso, il segretario Sunseri sarebbe stato responsabile per avere illegittimamente impegnato il Comune di Monreale al pagamento delle spese relative alla cattura e alla custodia dei cani compiendo un atto in violazione dell’art. 191 TUEL, con la conseguenza di doverne rispondere personalmente. 

Una tesi contestata dall’Avv. Messina che ha evidenziato che “l’atto con cui l’allora Segretario comunale aveva autorizzato il Macaluso alla cattura dei cani era stato adottato in una situazione di urgenza in sostituzione del dirigente assente, essendosi svolti gli eventi durante un giorno festivo e di eccezionalità evidenziata nel verbale del segretario comunale”. 

In secondo luogo, come dimostrato dall’avv. Messina, “l’iniziativa del Sunseri era stata di fatto ratificata dal dirigente competente del Comune con l’adozione dalla determina dirigenziale n. 259/2014 del 12.6.2014 che, da un lato, ha sostanzialmente riprodotto l’autorizzazione concessa dal Sunseri e, dall’altro, ha impegnato direttamente il Comune al pagamento a favore del Macaluso della somma di euro 2.928,00 per la cura dei cani per il periodo giugno – settembre 2014. Somma poi integrata con la concessione di ulteriori euro 500,00 con la successiva determina dirigenziale n. 340/2014 del 14.8.2014, come risulta in atti”.
Ed ancora è stato rappresentato che la domanda nei confronti del Sunseri non poteva essere accolta poiché, come ben sottolineato nelle motivazioni dal giudice che ha escluso qualsiasi responsabilità dell’ex segretario, il credito vantato da Macaluso era stato maturato da febbraio 2015 a marzo 2017, periodo nel quale il Sunseri non era neppure più in servizio presso il Comune di Monreale.

L’avvocato Messina, nel richiedere al giudice che le istanze del Macaluso venissero respinte, aveva chiesto, in subordine, che venisse chiamato in causa in garanzia il comune di Monreale, che aveva affidato la difesa all’avvocato Francesco Troia.

Ad ogni modo, una volta che il giudice ha rigettato la richiesta principale di Macaluso verso Sunseri accogliendone totalmente le tesi difensive, sono state assorbite le ulteriori questioni.

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