30.536.258,65 €. È questo l’importo del finanziamento che è stato ottenuto dal comune di Corleone in seguito alla sua partecipazione all’avviso del MiTE (ora MASE). Servirà per la realizzazione di un polo tecnologico per il trattamento dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata. Sorgerà in contrada Frattina, e sarà a servizio dei 23 comuni che rientrano nell’ambito territoriale gestito dalla SRR Palermo Provincia Ovest.
Verrà totalmente finanziato attraverso fondi del PNRR. Il progetto presentato dal comune di Corleone si è classificato all’ottavo posto a livello nazionale, con un punteggio di 75,40. Si tratta dell’unico progetto approvato in Sicilia, assieme a quello presentato dalla SRR di Messina.
È una notizia decisamente importante per le ricadute che la realizzazione del modernissimo polo tecnologico avrà, sia per le tasche dei cittadini che per l’ambiente.
A beneficiarne saranno i comuni di Monreale, Bisacquino, Bolognetta, Campofiorito, Camporeale, Castronovo di Sicilia, Corleone, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Giuliana, Godrano, Lercara Friddi, Marineo, Misilmeri, Palazzo Adriano, Piana degli Albanesi, Prizzi, Roccamena, Roccapalumba, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Santa Cristina Gela e Vicari.
Il polo prevede:
- la realizzazione di una linea di trattamento della frazione organica mediante digestione anaerobica con produzione di compost di qualità e recupero energetico tramite la produzione di biometano da utilizzare per le esigenze del territorio;
- una linea dedicata alla selezione e valorizzazione della frazione secca proveniente da RD (carta, plastica, vetro e lattine);
- una stazione di trasferenza utile per ottimizzare i trasporti delle frazioni non trattabili presso l’impianto.
Dal trattamento dei rifiuti differenziati i comuni potranno abbattere in modo significativo il costo di gestione dei rifiuti. Si potrà arrivare ad un taglio della TARI anche superiore al 50%, come spiega il sindaco di Corleone, Nicolò Nicolosi. “I rifiuti verranno trasformati in risorsa attraverso la produzione di biogas, compost e prodotti per l’agricoltura, con la piena salvaguardia dell’ambiente, la creazione di posti di lavoro, l’azzeramento dei costi del trasporto in discarica, il dimezzamento della Tari”.
L’area su cui dovrebbe sorgere il Polo, di circa 7 ettari, si trova in posizione baricentrica rispetto al territorio e servita da buona viabilità. È un’area a destinazione artigianale/industriale già individuata e inserita nel proprio Piano d’Ambito dalla SRR Palermo Provincia Ovest come idonea allo scopo.

Un risultato importante, un fiore all’occhiello per il presidente della SRR, il colonnello Matteo Amabile, impegnato da anni per rendere più efficiente il ciclo di gestione dei rifiuti all’interno del grande ambito di competenza della società.
A curare la stesura del progetto, assieme all’UTC del Comune di Corleone, è stato l’ingegnere Valentina Messina, dipendente della SRR Palermo Ovest.
“La posizione baricentrica dell’area, unitamente all’assenza di impiantistica della stessa tipologia a servizio del territorio, sicuramente ha giocato a nostro favore – spiega l’ingegnere Valentina Messina – e ha consentito al nostro progetto, seppure di massima, di totalizzare un ottimo piazzamento in graduatoria”.
“Si tratta di un progetto d’interesse collettivo – continua l’Ing. Messina -, come SRR ci siamo impegnati per fare deliberare a tutte le 23 amministrazioni una comunione di intenti che li impegnasse ad utilizzare l’impianto una volta realizzato. Avere a disposizione impiantistica pubblica con tariffe di conferimento calmierate, rispetto a quelle al momento imposte dai privati, consentirà di ridurre notevolmente i costi di conferimento a vantaggio dei cittadini”.
La Palermo Ovest, a differenza di altre SRR, non ha potuto presentare l’istanza perché avrebbe dovuto essere un EGATO operativo, cioè un “Ente di governo dell’ambito territoriale ottimale” che avesse provveduto all’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti. Condizione che la SRR, al momento della partecipazione al bando, non rispettava (la gara per l’affidamento settennale per l’ambito partirà il prossimo anno). Da qui la decisione, condivisa con la SRR e i comuni soci, di presentare istanza a nome del comune di Corleone.
Adesso bisognerà fare in fretta, perché i tempi imposti dal PNRR sono stretti. L’impianto dovrà essere realizzato entro la fine del 2026. “Il comune, di concerto con la SRR – dichiara l’Ing. Messina – si sta attivando per l’ottenimento delle Autorizzazioni Ambientali necessarie alla realizzazione. Sarà un lavoro di squadra. Si tratta di un’opportunità che abbiamo saputo cogliere e che non ci possiamo permettere di perdere”.