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Giannetto: “Dimettermi? Non mi è stata contestata incompetenza per il mio incarico in giunta”

“Solo ricatti della vecchia politica, logiche burattino-burattinaio; forse qualcuno ha mire personali per ricoprire il mio ruolo?”

“Ricordo a chi mi attacca che il movimento nel quale mi sono candidata, “Monreale Bene Comune”, che non ha superato lo sbarramento per entrare in Consiglio comunale, è una formazione civica che rappresenta tante anime. Così com’è sempre accaduto, anche nell’ultima tornata regionale, anche i rappresentanti di altri movimenti civici hanno appoggiato candidati appartenenti a diversi schieramenti politici, senza che nessuno gridasse allo scandalo. Credo, invece, di essere rimasta fedele allo spirito civico del movimento scegliendo di sostenere un candidato monrealese, Marco Intravaia, che tanto si è speso per Monreale: sono sotto gli occhi di tutti i cittadini i tanti risultati che il presidente del Consiglio ha ottenuto per la nostra città”.

Non si è fatta attendere la replica dell’assessore Rosanna Giannetto alla nota inviata questa mattina dal movimento civico Monreale Bene Comune al sindaco Alberto Arcidiacono (VEDI ARTICOLO), nel quale gli viene chiesto di revocare l’incarico in giunta alla Giannetto e di sostituirla con un altro componente del movimento stesso.

“È giusto che chiarisca ai monrealesi come stanno le cose – continua la Giannetto nella sua replica -. Gli otto esponenti, citati nella lettera inviata al sindaco, avevano scelto un loro candidato, sul quale pretendevano di raccogliere convergenze soltanto per spirito di scuderia, tradendo, loro sì, lo spirito civico iniziale. Gli stessi hanno preso la tessera del Pd, decidendo in modo autarchico di spostare a sinistra l’asticella della nostra formazione politica. E pur puntando il dito contro la mia decisione di sostenere Marco Intravaia, sono ben disposti a sostituirmi per restare a fianco del sindaco Alberto Arcidiacono. Nasce spontaneo il sospetto che dietro vi siano delle mire personali per ricoprire il mio ruolo”.

Secondo l’assessore Rosanna Giannetto gli esponenti di Monreale Bene Comune non avrebbero apportato alcuna reale motivazione di merito a supporto della richiesta inoltrata al sindaco Alberto Arcidiacono.

“Io non ho mai detto di non volermi dimettere – ha aggiunto Giannetto – ma che avrei fatto un passo indietro se mi fossero state date delle motivazioni rispetto al mio operato in Giunta, se mi fosse stata contestata incompetenza o disinteresse per il mio incarico. Così no. Non intendo soggiacere ai “ricatti” della vecchia politica, alle logiche “burattino-burattinaio” di chi pensa di potere tirare le fila a suo piacimento, utilizzando la clava dell’attacco mediatico per tentare di spaventarmi, anche perché privo di altri argomenti. Ricordo a chi ha scritto la nota, inoltre, che il mio risultato elettorale rappresenta il 50 per cento di quello della lista. Non posso tradire i 360 cittadini che, votandomi, mi hanno riconosciuto la loro fiducia, soltanto per lasciare il posto a qualcun altro che non ha certamente ottenuto la stessa fiducia. A questo punto chiedo io chiarezza. Chi ha sostenuto un candidato lontano da Monreale, solo per supportare il partito di cui fa parte, può dirsi vicino ad uno spirito civico che ha a cuore il bene della città”?

Insomma, tra MBC e la loro (ormai ex) rappresentante in giunta la lacerazione è netta, e non sembra ci siano i margini per una ricucitura.

“Non sono stata io a tradire il movimento ma chi lo usa per fare gli interessi di un partito piuttosto che valutare il lavoro svolto per il bene della comunità”.

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