Scarcerato il 31 maggio del 2021, l’ex boss Giovanni Brusca, dopo aver scontato 25 anni di prigione, sarà sottoposto alla sorveglianza speciale come ai tempi in cui era un affermato boss mafioso, perché i giudici della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo e la valutazione del questore di Palermo Leopoldo Laricchia lo hanno ritenuto “socialmente pericoloso”. L’uomo che azionò il telecomando a Capaci e che uccise il piccolo Giuseppe Di Matteo, sciogliendolo nell’acido, è considerato oggi uno dei collaboratori di giustizia più attendibile e affidabile al fine di svelare i contenuti segreti di cosa nostra, ma le recenti valutazioni dimostrano che l’ex boss non
L’anno scorso, dopo essere stato liberato per espiazione della pena, fu investito da numerose pesanti polemiche da parte dei familiari delle vittime di mafia.