Si è concluso da poco il consiglio dei ministri che ha approvato nelle ultime ore il decreto con le nuove norme anti-covid. A cominciare dal Green pass che sarà illimitato per chi ha fatto la dose booster di vaccino e chi è guarito dal Covid dopo aver fatto due dosi.
A partire dalle scuole elementari scolari e studenti vaccinati non andranno più in Dad. La didattica a distanza scatterà solo per i non vaccinati o guariti e durerà 5 giorni. Per la scuola primaria la Dad scatterà dopo 5 positivi positivi in classe, per la scuola secondaria se vi sono più di due positivi.
I bambini da 0 a 6 anni (scuole dell’infanzia e nidi) andranno in Dad per cinque giorni se nella stessa classe ci sono più di cinque casi positivi al Covid. “La Dad – viene spiegato dal governo – scatterà per tutti, dal momento che a questa età i bambini non sono vaccinabili e stanno in classe senza mascherina”.
Il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi ha aperto la conferenza stampa presentando il quadro attuale della scuola: “l’81,3% degli alunni è in presenza sull’intera fascia. il 92% dei docenti è in presenza e il 93,5% del personale ATA è al lavoro. Questa percentuale per quel che concerne i ragazzi vede positivi il 23,3% dell’infanzia, il 22,6% positivi nella scuola primaria e il 15,8% in Dad o in Ddi nelle scuole secondarie (medie e superiori)”.
Bianchi ha inoltre, risposto alle polemiche arrivate negli ultimi giorni in merito alla Dad: “La formazione a distanza non è il male assoluto. Nei momenti di difficoltà ha permesso il collegamento continuo con i nostri studenti ed è stato utile e lo sarà in futuro per altre evenienze. Uno strumento che è stato fondamentale in questi anni difficilissimi. Scegliamo con grande determinazione la didattica in presenza”.
Bianchi ha affermato che il gran numero di quarantene e positivi all’interno della scuola si è verificato al rientro dopo le vacanze di Natale. Segno che i giovani non erano a scuola. “Adesso – afferma – siamo ad una sorta di plateu, ovvero, un mutamento dovuto anche agli interventi che abbiamo realizzato finora. E’ stato questo che ci ha spinto a due caratteri: marciare verso una nuova normalità, però con tutte le cautele possibili perché il virus circola ed è presente nelle nostre vite, ma le scuole non sono un luogo separato. Nelle scuole abbiamo consolidato da una parte le indicazioni sui ragazzi più grandi”.
“Nella scuola secondaria – continua Bianchi – vi è un tasso di vaccinazione molto alto ma vi è una didattica che essendo più trasmissiva permette di avere in maniera più agevole la capacità di andare fin dal secondo caso in didattica mista. Nei ragazzi più piccoli quello che prima era un limite importante, che dopo un caso un gruppo andasse in Dad, oggi questo limite lo abbiamo innalzato, ovvero dopo il quinto caso si andrà in Dad”.
Poi il ministro dell’istruzione ha spiegato i nuovi parametri: “I casi si misurano entro i 5 giorni e la quarantena sarà di 5 giorni. Introducendo da quel momento in poi l’opportunità per chi è vaccinato di essere a scuola segnalando per chi non è vaccinato una condizione diversa vi è un’attitudine nascosta per discriminare i bambini. 5 è un numero molto elevato, difficilmente si potrà raggiungere. Perché andare a porre un problema così grande? proprio perché è un segnale, un valore importante. Credo che – conclude Bianchi – quest’indicazione che abbiamo dato è un primo passo per riportare il paese verso la normalità”.
Per chi si troverà in autosorveglianza sarà consentito il modello fai da te. “Anche i tamponi fatti in auto-testing possono essere uno strumento utile” – ha affermato il ministro Speranza.
Tampone per chi arriva dall’estero con vaccino non riconosciuto
Altra novità riguarda chi arriva dall’estero in Italia. “In questo caso – ha spiegato il ministro della Salute, Roberto Speranza – riconosciamo lo status vaccinale del Paese di origine e qualora le norme non siano identiche alle nostre chiediamo un tampone supplementare. Questo consentirà la risoluzione di alcuni problemi e il rilancio del turismo”.
Speranza: “Nessuna discriminazione, il vaccino sta aprendo fase nuova”
Il ministro della salute Roberto Speranza risponde alle accuse fatte dalla Lega. Partito che ritiene discriminatoria la distinzione tra vaccinati e non a scuola. “Non c’è assolutamente alcuna discriminazione – dice Speranza – che nulla ha a che vedere con quello che abbiamo fatto oggi. I vaccini sono lo strumento fondamentale che ci sta consentendo di aprire una fase nuova. Ci sono altri paesi di Europa che poche settimane fa sono stati costretti a fare lockdown come le regioni della Germania. L’Italia in questo momento sta riuscendo ad avere una prima piegatura significativa della curva senza avere restrizioni generalizzate. Ciò è possibile perché oltre il 91% degli italiani è vaccinato”.
In zona rossa stop restrizioni per i vaccinati con booster
Anche nelle zone rosse varranno per i vaccinati con dose booster le regole di zone bianche, gialle e arancioni e quindi per loro non scatterà il lockdown. Per i vaccinati non dovrebbero esserci più distinzioni tra i colori delle Regioni.
Draghi: “Oggi riapriamo l’Italia, indicheremo un calendario per il superamento delle restrizioni”
“Nelle prossime settimane andremo avanti su questo percorso di riapertura, annunceremo un calendario di superamento delle restrizioni vigenti”- Così ha aperto il presidente Mario Draghi il consiglio dei ministri che ha stabilito le nuove regole anti Covid. “Continueremo a seguire l’andamento della curva epidemiologica”- ha detto ancora – “i dati sulle vaccinazioni sono molto incoraggianti”.
“Vogliamo un Italia sempre più aperta, soprattutto per i nostri ragazzi”. Durante il consiglio dei ministri il Premier ha parlato della Dad affermando di “voler limitare molto l’uso della didattica a distanza, per permettere a un numero sempre maggiore dei nostri bambini e ragazzi di andare in classe. Oltre alla scuola, tra i provvedimenti di oggi c’è la decisione di eliminare le restrizioni, anche in zona rossa, per chi è vaccinato. Inoltre, la validità del green pass per chi ha tre dosi – oppure due dosi ed ha già avuto il Covid – diverrà indefinita”.