Leptospirosi, peste, salmonellosi, tifo murino, tularemia, coriomeningite linfocitaria, rabbia, febbre da morso di ratto. Sono solo alcune delle malattie che possono essere trasmesse dai topi e dai loro parassiti all’uomo, per non parlare dei danni che i roditori causano ad edifici, impianti e condutture rosicchiando legno, travi, cemento, calcestruzzo, plastica, condutture o cavi elettrici, rischiando di provocare addirittura incendi e corto circuiti.
Ma che dire se decine di disgustosi ratti camminassero indisturbati addirittura nelle immediate vicinanze di una scuola frequentata da bambini a partire dai tre anni d’età? Assurdo, no?!
Eppure è ciò che accade in una qualsiasi mattina di settembre, a Monreale, vicinissimo al noto e frequentatissimo istituto comprensivo statale Francesca Morvillo di via Biagio Giordano.
Ci troviamo nelle immediate vicinanze della scuola, in via Pio La Torre per l’esattezza, dove ogni mattina decine e decine di genitori parcheggiano l’auto e passano con i loro bambini per l’ingresso (o l’uscita) da scuola.
Dove, come purtroppo troppo spesso accade, cataste di immondizia si accumulano emanando fetori insopportabili e attirando, appunto, ogni sorta di animali tra cui scarafaggi e topi. Proprio di fronte alle tante abitazioni d’edilizia popolare che tutti conosciamo.
Tanti, troppi ratti che, nonostante la folla di passanti e rumorosi bambini di ogni età, banchettano indisturbati tra i rifiuti.
L’emergenza topi è da codice rosso, è un’emergenza sanitaria con il rischio, concreto e vicino, di contrarre gravissime malattie e infezioni di ogni sorta.