MONREALE – “È paradossale che, mentre il Governo nazionale prevede incentivi per famiglie ed imprese, fortemente danneggiate sia dal punto di vista economico che sociale, dagli effetti della pandemia, prevedendo addirittura il blocco di procedure esecutive e il differimento dei pagamenti da parte della Agenzia delle Entrate e di Riscossione Sicilia, per mitigare i disastrosi effetti economici e consentire la ripresa delle attività, l’amministrazione comunale va in controtendenza, inondando le famiglie e le imprese di ingiunzioni di pagamento per Imu e Tari ed altre imposte di competenza comunale. Vi sono nuclei familiari che hanno ricevuto in contemporanea tre ingiunzioni e bollette di pagamento per tariffe comunali”.
Sono i Consiglieri comunali di Forza Italia, Mimmo Vittorino e Silvio Terzo, a lanciare una pesante critica all’azione amministrativa della giunta Arcidiacono. I due consiglieri azzurri hanno predisposto un ordine del giorno per richiedere la sospensione dei pagamenti, ed hanno anche chiesto la convocazione di un consiglio comunale per chiedere al Dirigente del settore Tributi e all’assessore competente per la materia di riferire in consiglio comunale.
“Abbiamo ricevuto – hanno dichiarato Terzo e Vittorino – centinaia di proteste da parte di comuni cittadini e da esercenti e imprese fortemente preoccupati per la mole delle ingiunzioni e delle bollette inviate contemporaneamente dall’Amministrazione comunale. Tutti chiedono, infatti, come mai il Governo vada in direzione di facilitare la ripresa e Monreale, in assurda controtendenza, operi una insostenibile pressione fiscale nei confronti di famiglie ed imprese già piegate dai lunghi disagi della pandemia”.
“Tra l’altro – hanno aggiunto i due consiglieri – è doveroso che il Consiglio comunale vanga informato sulla situazione economico finanziaria in cui versa il Comune che, oltre essere ancora in dissesto, non ha riferito sui rapporti con il ministero e sui documenti finanziari che il comune dovrebbe sottoporre al consiglio comunale. Chiediamo che il Presidente del Consiglio convochi immediatamente un consiglio comunale con all’ordine del giorno la situazione economico finanziaria del Comune. In caso contrario chiederemo alla Regione di avviare una ispezione per verificare la situazione dei conti dell’Ente”.