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LIDL a Monreale, un percorso ancora irto di ostacoli

VAS o non VAS? E il parere del genio civile? Si prevedono ricorsi al TAR contro la delibera di variante al PRG

Si prevede una pioggia di ricorsi al TAR contro la delibera di variante al PRG, votata dai consiglieri comunali monrealesi martedì 18 maggio, che potrebbe impantanare il progetto della LIDL di fare sorgere un centro commerciale sulla circonvallazione di Monreale.

È ancora molto acceso il dibattito sulla correttezza della procedura adottata dall’amministrazione comunale monrealese di portare in consiglio la delibera da sottoporre ai consiglieri priva della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e del parere del Genio Civile. 

Il segretario comunale Francesco Fragale, nel corso della seduta, rispondendo alle osservazioni del consigliere Piero Capizzi, aveva rassicurato i consiglieri (chiamati al voto) sul fatto che sia la VAS che il parere del Genio Civile non fossero previsti in fase di approvazione di una variante (mentre lo sarebbero in fase di approvazione di un progetto). Ma le obiezioni mosse da Capizzi, ex sindaco della città e di professione avvocato, hanno spinto altri consiglieri ad assumere una posizione più prudenziale, tanto da bocciare l’atto o da astenersi dal voto.

La questione in effetti rimane controversa. Anche altri dottori in diritto monrealesi, che ho consultato, ritengono che anche per la variante al PRG sarebbe stato necessario presentare la VAS. Perché spetterebbe poi all’autorità competente, e cioè all’Assessorato per il territorio e l’ambiente, disporre se la specifica variante al PRG del comune sia da assoggettare o meno alla procedura di valutazione ambientale strategica.

“Per poter stabilire assoggettamento a VAS è necessaria una istruttoria da parte di una commissione specialistica che si esprime con un parere motivato che tenga conto del concreto impatto ambientale”, ci spiega un legale.

Senza andare troppo lontano nel tempo, il 15 giugno 2020 il commissario ad acta, l’Architetto Giovanni La Grutta, nominato dall’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente (Dipartimento Regionale Urbanistica Unità di staff 2 – procedure VAS e verifiche di assoggettabilità), aveva deliberato di adottare una variante al PRG del comune di Monreale, sulla quale l’Ufficio del Genio Civile di Palermo aveva reso parere favorevole. In quella occasione il comune di Monreale aveva chiesto ai ricorrenti l’adozione della VAS, salvo poi il commissario ad acta, che aveva deliberato con i poteri del consiglio comunale, specificare nell’atto che l’Assessore Regionale del Territorio e dell’Ambiente, nella qualità di autorità competente per la VAS, riconosceva che quella specifica variante era da escludere dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica.

Sulla GURS del 19 giugno 2020 è inoltre possibile leggere un altro decreto dell’Assessore per il territorio e per l’ambiente relativo ad una variante al PRG del comune di Pozzallo, finalizzata sempre alla nascita di un centro LIDL. Anche in quel caso fu sempre l’Assessorato Regionale ad esprimersi sulla assoggettabilità o meno della procedura di valutazione ambientale strategica.

La questione è spinosa. Se, come si prevede, verranno presentati ricorsi contro l’approvazione della delibera di variante, e il giudice dovesse dare ragione ai ricorrenti dichiarando illegittima la stessa delibera (e quindi annullandone di fatto la sua validità), potrebbero esserci delle conseguenze per l’amministrazione comunale (se non per i consiglieri comunali che hanno votato l’atto).

La società LIDL, che intanto, in seguito all’adozione della variante, avrà perfezionato il contratto di acquisto del lotto di terreno, potrebbe citare in giudizio il comune per il danno subito.

Passo avanti per il Lidl a Monreale, approvata la variante al PRG in consiglio comunale

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