Il Gardino della Memoria di San Giuseppe Jato sarà oggetto di riqualifica. Al via il progetto “Dalla memoria un percorso verso il futuro: il nuovo Giardino della Memoria, da bene confiscato alla mafia a centro propulsivo per la valorizzazione territoriale e il turismo integrato della Valle dello Jato”, iniziativa cofinanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito dell’Avviso “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici 2018”. Le attività saranno condotte da un partenariato che coinvolge il Gruppo Archeologico Valle dello Jato e il Comune di San Giuseppe Jato.
Il Giardino della Memoria, sito in contrada Giambascio, sorge lì dove, nel 1996, avvenne l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo. Il giardino era stato più volte oggetto di critiche per lo stato di abbandono in cui versava. Adesso diventerà uno spazio di riscatto della Valle dello Jato. “Il Giardino sarà oggetto di un intervento di progettazione partecipata degli spazi per riconfigurarlo come giardino storico rappresentativo dell’identità culturale del territorio – afferma Antonio Alfano, presidente del Gruppo Archeologico Valle dello Jato – il tutto contribuirà a rafforzare il senso di appartenenza della collettività e innestare nuovi processi di sviluppo connessi alle reali potenzialità della Valle dello Jato.”
Saranno attivati laboratori per il coinvolgimento delle comunità locali, in particolari giovani e associazioni, offrendo percorsi formativi gratuiti incentrati su competenze concrete per lo sviluppo di imprese, il marketing territoriale e il turismo integrato. Attraverso un percorso partecipato, il Giardino sarà riattrezzato così da diventare un polo attrattivo per la cittadinanza, ma anche per i turisti. Rispettando il suo ruolo simbolico, si trasformerà in una vetrina per scoprire il territorio e le sue risorse culturali, archeologiche, ambientali e produttive.
Tra i soggetti coinvolti, l’associazione “LiberEssenze” e il presidio di Libera Valle Jato che da diversi anni svolgono nel Giardino visite guidate e laboratori con le scuole del territorio e i partecipanti ai campi di “EstateLiberi”. “ La nostra adesione al progetto -dichiara la presidente di “LiberEssenze “, dott.ssa Antonina Caradonna – intende dare continuità al percorso già avviato, evidenziando la centralità dei processi di emancipazione dal fenomeno mafioso, che ci permettono oggi di trasformare un luogo di morte in un centro di rinascita e riscatto per una valle a lungo sottomessa al potere malavitoso”.
Il Giardino della Memoria, sarà quindi un nuovo spazio per l’innovazione sociale e della comunità. “Con l’attivazione di questo progetto – dichiara Salvatore Graziano, commissario straordinario del Comune di San Giuseppe Jato – sarà finalmente posta l’attenzione dovuta a questo luogo simbolico che procura forti emozioni e momenti di riflessione. Si punterà così alla cittadinanza attiva e al rilancio del territorio con un progetto suggerito dall’amministrazione. Quando questa è operativa i risultati si concretizzano in ottime iniziative.”
Le attività vedranno, sin dalle prime battute, il coinvolgimento della comunità attraverso un seminario di presentazione e l’avvio di una fase di progettazione condivisa da sviluppare online
È possibile visitare la pagina Facebook del progetto a questo link: https://www.facebook.com/ilnuovogiardinodellamemoria