MONREALE – La raccolta differenziata con percentuali al di sotto del 40% sembra divenuta ormai un lontano ricordo. Da quando, a gennaio, è stato avviato il servizio porta a porta nella frazione di San Martino delle Scale il dato è sensibilmente aumentato. E ieri l’assessore ai rifiuti Salvatore Grippi ha annunciato il raggiungimento, nel corso del mese di febbraio, della soglia minima stabilita a livello europeo, quel 65% che potrebbe diventare il punto di partenza per portare Monreale, nel 2021 tra i comuni ricicloni.
Il comunicato di Grippi, ripreso da tutti i giornali locali, se è stato accolto con molto compiacimento, ha sollevato anche numerose perplessità tra i cittadini, tra i tanti, a dire il vero, che devo convivere quotidianamente con piccole discariche a pochi passi da casa, con i cumuli di rifiuti lasciati dinanzi al portone del condominio (nonostante il porta a porta), con copertoni, materassi, sedie (e a volte salotti interi) abbandonati lungo le strade, da tanto, troppo tempo. Uno scenario ancora presente, che stride con il dato ufficiale di una raccolta differenziata in netta crescita, con livelli equiparabili a quelli di città pulite.
Questa mattina abbiamo fatto un giro per la città, raccogliendo le impressioni dei cittadini. E sono in tanti a lamentare come da troppi anni ancora non si veda nei loro quartieri una controtendenza nel comportamento incivile assunto da molti concittadini. C’è la consapevolezza che senza una netta virata nelle loro abitudini la città non potrà mai essere realmente pulita.
Chiedono un maggiore intervento delle istituzioni, sia nel punire gli incivili, ma anche nell’attività di pulizia.
Insomma, la stessa città che in questi giorni festeggia lo storico risultato del 65% sembra avere un altro lato nascosto che oggi vi mostreremo
Abbiamo preso la macchina e fatto un breve giro nelle periferie di Monreale.
Se in molte vie si può apprezzare come da troppo tempo non si sia visto l’intervento degli operatori ecologici, ad essere messa peggio è Fondo Pasqualino, un quartiere densamente popolato di Aquino, cronicamente caratterizzato dall’enorme mole di rifiuti che ciclicamente vi si accumula.
Varie volte l’amministrazione è intervenuta, ma a distanza di pochi giorni i rifiuti tornano ad ammucchiarsi.
La discarica a cielo aperto creatasi rappresenta un vero e proprio pericolo per gli abitanti della via.
Appena giunti sul posto, sono arrivati alcuni residenti dei condomini vicini.
“In un periodo di emergenza sanitaria – ha dichiarato A. R. – mi sembra il colmo che l’amministrazione non faccia nulla per togliere questi rifiuti, da giorni vediamo topi scorrazzare liberamente fra l’immondizia in cerca di cibo, in questi palazzi abitano famiglie con molti bambini, dobbiamo aspettare che un bimbo venga morso da un topo per far si che l’amministrazione faccia qualcosa?”
I problemi legati al conferimento selvaggio nella frazione di Aquino
La piazza di Aquino è da sempre stata utilizzata dai cittadini più maleducati come centro di conferimento abusivo, nell’indifferenza delle istituzioni. Fortunatamente qualcosa potrebbe cambiare.
È stato donato alla città dall’ingegnere Annalisa Agrusa un progetto di riqualificazione della piazza, che mira al suo abbellimento ma soprattutto alla sua fruizione da parte dei cittadini.
“L’assenza di controlli da parte delle forze dell’ordine e la maleducazione di molti cittadini -afferma un abitante della zona – hanno fatto trasformare la famosa piazzetta in una vera e propria discarica, noi onesti cittadini speriamo solo che questi rifiuti vengano tolti al più presto da chi di competenza”.
Via SL, la seconda discarica abusiva di Aquino
Molte segnalazioni e lamentele sono arrivate anche da parte dagli abitanti della via SL, ormai vera e propria discarica a cielo aperto.
I rifiuti della via SL sembrano essere stati depositati da alcune settimane.
Avvicinandosi verso i molti sacchetti della spazzatura la prima cosa che si percepisce è il nauseabondo odore dei rifiuti organici ormai ammuffiti all’interno dei sacchetti.
La puzza non è passata inosservata ai molti passanti e agli abitanti della zona.
“Come possiamo mai vivere con questi rifiuti vicino le nostre abitazioni? – si chiede un abitante della zona – La puzza arriva fin dentro le nostre abitazioni. Aquino è completamente invasa dai rifiuti mentre qualcuno vanta a Monreale una percentuale alta di raccolta differenziata, vengano nelle periferie a vedere se viene rispettata da tutti”.
Via Baronio Manfredi, rifiuti ed erbacce impediscono ai pedoni di camminare
I problemi legati al conferimento selvaggio non preoccupano solo i cittadini delle frazioni, dirigendosi verso via Baronio Manfredi la situazione non sembra essere migliore.
Già diverse volte ci siamo occupati dei problemi della via, alcuni sono stati risolti, come la rimozione dei due bidoni d’amianto che da tre anni rappresentavano un pericolo per le abitazioni vicine, ma il problema della spazzatura non è stato ancora risolto.
Dove prima c’erano i bidoni adesso i cumuli di spazzatura rendono quasi impossibile camminare lungo il marciapiede, costringendo i passanti a scendere in strada.
“Il comune ci aveva promesso che sarebbero state installate delle telecamere davanti alla zona interessata – dichiara una signora che stava facendo ritorno a casa – invece dopo mesi non si è fatto ancora nulla e le persone gettano i loro rifiuti davanti le nostre abitazioni”.
Nei pressi della fontana del Pozzillo abbandonati molti rifiuti negli ultimi giorni
Sono bastate poco più di 24 ore agli incivili per tornare a sporcare le scale vicino la storica fontana del Pozzillo, dopo che i volontari locali avevano rimesso a lucido la fontana e il suo circondario.
C.A. non nasconde la propria rabbia ai nostri microfoni, dopo la gioia e il senso di pulito che l’intervento dei volontari aveva portato agli abitanti della zona.
“Non credevo che i miei concittadini potessero fare una cosa del genere, questa è mancanza di cultura e di rispetto verso un quartiere storico, che ha visto i primi passi di un grande artista, non è corretto verso noi cittadini costretti a vedere questo spettacolo e nemmeno per i volontari che quotidianamente si impegnano per la città”.
Ma anche al Carmine, in via Venero, in via della Repubblica, per rimanere tra le zone più centrali, e poi in via Pio La Torre o in altre vie periferiche, i rifiuti agli angoli delle strade o dinanzi ai portoni sembrano divenuti parte integrante del corredo della città. Nonostante il 65% di differenziata.