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Quando i rifiuti gettati per strada hanno un nome e un cognome

Discarica in via Linea Ferrata, dalla tipologia dei rifiuti diversi indizi per risalire a chi li ha gettati

MONREALE – Se c’è un posto che a Monreale può “vantare” un triste primato è l’ingresso di via Linea Ferrata. Una piazzola che si è ormai conquistata i “galloni” di discarica non autorizzata. E se li è conquistati sul campo, o per meglio dire sul terreno, nel corso di una lunga carriera che nessuno è riuscito mai a fermare. In tanti e in più occasioni hanno provato ad ostacolarla, ma, finora, nessuno è riuscito nell’intento di bloccare del tutto questa indecorosa carriera. 

Qualche cittadino potrebbe arrivare oramai a supporre che si tratti di una discarica certificata, se ormai sono tanti coloro che si sentono autorizzati a lasciarvi la spazzatura, a lanciar dalla macchina il sacchetto, nonostante nel giro di poco più di un chilometro si trovino due aree predisposte per la raccolta dei rifiuti. A Fiumelato e a piazzale Tricoli, sulla circonvallazione.

Qualche multa è stata fatta, forse anche qualche furbetto è stato immortalato da una videocamera in passato. Ma adesso niente più. Periodicamente la piazzola viene ripulita dalla ditta del comune, per poi essere nuovamente ricoperta di ogni tipo di rifiuti.

Basta rovistare un minimo tra l’immondizia presente (vedi galleria fotografica) per comprendere come sia diventata il luogo prescelto per smaltire i rifiuti non solo da parte di alcuni cittadini, ma soprattutto da parte di alcuni soggetti (sicuramente pochi e sempre gli stessi), appartenenti ad alcune categorie di esercenti ben precise. Un ammasso di scarti di ortaggi e di gabbiette presenti farebbe pensare ad un fruttivendolo, vi sono numerosi sacchi di alimenti per cani e gatti che non lasciano dubbi, numerose scatole di pelati e mozzarelle che fanno sorgere sospetti ben precisi, e poi tanti sacchi di farina (di una marca ben precisa) che potrebbero essere collegati ad un panificatore.

“A breve faremo pulire la piazzola”, ci spiega l’assessore al ramo, Salvatore Grippi. Dagli uffici comunali fanno sapere che finalmente la zona potrebbe essere tenuta sotto il controllo di un impianto di videosorveglianza. Potrebbe essere la volta buona per strappare alla piazzola questo brutto certificato conquistato sul campo.

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