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Il paradosso delle zone montane: le più sfruttate, le più colpite!

“Come possiamo cambiare quello che sembra un destino ineluttabile per le montagne?”

Si è celebrata ieri, 11 Dicembre 2020, la Giornata Internazionale della Montagna. La sua istituzione, fortemente voluta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, risale al lontano 2002, anno in cui si celebrò l’Anno Mondiale della Montagna con l’obiettivo di sensibilizzare sia le Istituzioni tutte, sia la Popolazione mondiale, verso il rispetto e la salvaguardia del territorio montano.

 Argomento, questo, assai rilevante dal momento che l’ambiente ancora oggi risulta, di fatto, essere un bersaglio da colpire e non, purtroppo, un tesoro prezioso da proteggere e custodire da parte dell’attività umana! 

Malgrado il clima stia rapidamente cambiando, i ghiacciai si stiano inesorabilmente sciogliendo, rimane costante l’ attività di Deforestazione, di Sfruttamento incontrollato del territorio; rimane costante, se non in aumento, la natura dolosa di periodici e vasti Incendi, per non parlare, inoltre, delle Attività minerarie e del Turismo che, spesso mal gestiti, danneggiano l’ecosistema. 

Può la popolazione mondiale, istituzioni comprese, rimanere inerme dinanzi ad una catastrofe preannunciata? 

Ricordiamo i vasti incendi che hanno caratterizzato l’anno 2020, le fiamme hanno imperversato dall’Australia al Kenya, dalla Siberia alla California. E a livello locale anche le montagne della “nostra” Monreale sono state colpite, severamente, producendo un grave danno all’ecosistema.

Il paradosso?

Nonostante le comunità montane siano quelle che a livello globale meno contribuiscono alle emissioni di gas serra, sono paradossalmente tra quelle che più risentono degli effetti negativi del cambiamento climatico: inondazioni, frane e valanghe diventano sempre più frequenti!

Inoltre, le montagne sono i più grandi serbatoi idrici e riforniscono d’acqua l’intero pianeta, ma appare ormai evidente che, attentando alla vita dell’ambiente, viene minacciata la sopravvivenza dell’intero pianeta.

“Come possiamo cambiare quello che sembra un destino ineluttabile per le montagne?” – si interrogava Eduardo Rojas-Briales, (Vice Direttore Generale del Dipartimento Forestale della FAO in occasione della giornata internazionale della montagna del 2012, in un editoriale pubblicato da Repubblica). Poi rispondendo: “ (…)  di certo possiamo intervenire e approntare strategie di adattamento (al cambiamento climatico, ndr) che ne riducano gli effetti negativi. Si può ridurre l’impatto dei disastri naturali, delle inondazioni e dei terremoti se il territorio è gestito in modo più responsabile. Questo significa che occorre lavorare a fianco delle comunità locali, dare loro maggiori strumenti, (…). Occorre fornire alle popolazioni montane il sostegno e i mezzi finanziari di cui hanno bisogno (…). Per sostenere queste comunità – specialmente nei paesi in via di sviluppo – la cooperazione internazionale è decisiva. Di certo servono maggiori risorse e investimenti per far sì che lo sviluppo montano diventi una realtà. In un mondo che va verso la crisi idrica ed energetica di grandi dimensioni, lo sviluppo sostenibile dell’ecosistema montano deve essere riconosciuto come una delle sfide prioritarie da affrontare in questo secolo e oltre”.

Per concludere, volgendo lo sguardo verso il nostro territorio, verso le Montagne di Monreale che, come si scriveva sopra, sono annualmente vittime di imponenti incendi, ci si pone una riflessione.

Quest’anno il tema della Giornata Internazionale della Montagna è la difesa della biodiversità. Se da una parte si interrogano le istituzioni con la richiesta di riqualificazione dei territori montani dando loro una giusta attenzione in quanto fonte di vita, d’altra parte il buon cittadino dovrebbe mostrarsi collaborativo. Se le istituzioni scolastiche sono fondamentali, attraverso l’adesione a progetti a tutela dell’ambiente, forse è proprio sul Versante  dell’Educazione Ambientale (non  solo dei più piccoli) che si dovrebbe puntare con insistenza. 

Ma come? Esistono soluzioni strategiche?

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