PALERMO – “La governance della Fondazione ha già avviato un’operazione di pulizia interna, per via amministrativa, avendo già ottenuto mesi fa la revoca dell’assegnazione di molti dei 30 Pip coinvolti che, oggi, non lavorano più al teatro Politeama. Ben vengano le azioni giudiziarie che ci aiutano a fare pulizia e a rimuovere le mele marce, ripristinando la legalità e la trasparenza al Politeama. Con i dipendenti coinvolti la Fondazione sarà inflessibile, avviando tutte le iniziative necessarie ed opportune”. È il lapidario commento di Marco Intravaia, presidente della Fondazione orchestra sinfonica siciliana, su quello che sarebbe stato un “assenteismo di massa”.
Nelle prime ore della giornata di oggi la Digos di Palermo ha applicato misure cautelari personale con obbligo di presentazione presso gli uffici di polizia giudiziaria nei confronti di 47 soggetti collegati a vario titolo con la Fondazione “Orchestra Sinfonica Siciliana”. Sono indagati per truffa aggravata in concorso ai danni della Regione siciliana. Si tratta di 30 lavoratori ex Pip del bacino “Emergenza Palermo”, assegnati dal Dipartimento Regionale del Lavoro a disposizione della Fondazione con mansioni di pulizia, manovalanza, giardinaggio, servizio di maschera in sala, centralino e portineria. Ci sarebbero anche 16 dipendenti della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, addetti all’area amministrativa, tecnica e alla direzione artistica e il figlio di un dipendente della fondazione, che si è reso responsabile della beggiatura fraudolenta in favore del proprio genitore.