MONREALE – Sono 52 gli ex dipendenti della F. Mirto srl di San Cipirello in attesa da quasi dieci mesi del trattamento di fine rapporto e della quota della 14esima maturata nel 2019. Una cifra che si aggira, in media, intorno a 3.000 € netti per ciascun dipendente.
La Mirto ha svolto il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti per il comune di Monreale fino all’agosto scorso, quando è stata sollevata dall’incarico in seguito all’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Palermo nei suoi confronti. Da allora, in ottemperanza alla normativa che riguarda le aziende raggiunte da interdittiva antimafia, il comune aveva decurtato dagli importi fatturati dalla ditta il 23%, legato alle spese generali e all’utile d’impresa.
“Il Comune di Monreale deve garantire il diritto dei lavoratori alla retribuzione, ed in particolare della quattordicesima e del TFR”. È quanto scrive la UIL, che ha inviato ieri una diffida al Comune di Monreale affinché provveda entro giorni 15 al pagamento di quanto spetta ai lavoratori.
“Decorso infruttuosamente il predetto termine – spiega il segretario regionale Pietro Caleca -, sarò costretto mio malgrado a rivolgermi al nostro ufficio legale per tutelare le legittime pretese di ogni singolo lavoratore dinanzi alla competente Autorità Giudiziaria”.
Il comune si era attivato già da tempo, facendo appello a quanto previsto dall’art. 30, comma 6 del D.LGS 50/2016, che consente all’ente (in quanto stazione appaltante), in caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni al personale dipendente della società appaltatrice, di pagare le retribuzioni arretrate ai lavoratori anche in corso d’opera.
Aveva così chiesto e ricevuto dalla ditta la documentazione per calcolare quanto spetta ai dipendenti. La procedura però aveva però incontrato delle difficoltà. Al momento il comune deve circa 140.000 € alla F. Mirto. Versare ai dipendenti quanto da loro maturato potrebbe equivalere a sanare il debito con la Mirto, e quindi a pagarle l’utile d’impresa, quando invece il comune è tenuto a trattenerne il 23%.
Ieri gli amministratori monrealesi hanno interloquito con la Prefettura, con la quale verrà aperto a breve un tavolo tecnico per trovare una soluzione che, per il sindaco Alberto Arcidiacono, è vicina. Con molta probabilità si riuscirà a breve a soddisfare le legittime richieste dei dipendenti.