MONREALE – Nella città normanna il PD non esiste più da diversi mesi, anche se di iscritti, o quantomeno di simpatizzanti, esiste da sempre uno zoccolo duro. Una buona rappresentanza siede in consiglio comunale, come anche in giunta, sotto l’insegna di movimenti civici, a sostegno di un’amministrazione trasversale, al fianco anche di politici del centrodestra. L’ultimo segretario della sezione locale del PD fu Manuela Quadrante, che a maggio 2019 rassegnò le dimissioni dalla guida di un partito che ebbe a definire “litigioso”.
“Ricostruiamo il PD”. Era questo l’appello lanciato nell’ottobre scorso all’interno della Sala Millunzi di Monreale da parte di alcuni “pensionati” della sinistra e del centro sinistra monrealese, da anni spettatori della politica locale.
“Monreale ha smarrito la bussola, regna l’individualismo, l’incapacità di dare risposte ai problemi, mancano i valori, le radici”, lamentava Stefano Gorgone. Il coro unanime sosteneva la necessità di fare rinascere il PD, “un grande partito, con alle spalle decenni di cultura e di storia”, che avrebbe costituito “una garanzia per questa amministrazione, non certo un pericolo”.
A distanza di circa 8 mesi nessun altro incontro ufficiale si è tenuto, e quelle parole sembravano essere cadute nel vuoto. Ma una scossa, per fare risorgere il partito dalle sue ceneri, potrebbe invece venire dai vertici regionali, che hanno stabilito che entro il 21 giugno in Sicilia si dovranno tenere i congressi per ricostituire gli organi dirigenziali. In molte città dell’isola si sono già tenuti, a differenza di Monreale, dove, se non verrà convocato dagli iscritti, verrà imposto dal commissario regionale.
In città i motori si stanno già riscaldando, ed una prima candidatura alla guida del partito è già emersa. È quella di Silvio Russo, fratello dell’assessore Sandro. Silvio Russo, esponente storico del partito democratico, può contare su una buona parte del voto dei 104 aventi diritto. Si tratta degli iscritti al partito, tesseratisi nel 2019, che verranno chiamati ad esprimersi attraverso un voto telematico.
Se è data per certa la candidatura di Russo, non è altrettanto definita quella dello sfidante. Diversi nomi vengono fatti, ma ci pare prematuro spiattellarli, dato che potrebbero durare come da Natale a Santo Stefano.
E sempre secondo alcune indiscrezioni, ma sostenute da addetti ai lavori, già in consiglio comunale si potrebbe a breve arrivare alla costituzione del gruppo del Partito Democratico. Sono alte le quotazioni per un passaggio al neo gruppo dell’assessore Sandro Russo, consigliere comunale eletto nelle fila di “Obiettivo Futuro”, e di Davide Mirto, consigliere comunale del Mosaico. Ancora, si vocifera nei corridoi, ma è data meno probabile, l’adesione al gruppo del PD di Riccardo Oddo (Obiettivo Futuro), così come quella dell’assessore Ignazio Davì (Mosaico). Davì, pur iscritto al Partito Democratico, molto vicino all’on. Giuseppe Lupo e con contratto di lavoro presso il gruppo del PD all’ARS, ha da sempre chiarito la sua adesione al progetto del Mosaico, “nonostante un’appartenenza storica al PD”, come ebbe a dire nel corso di una nostra intervista. Un suo eventuale passaggio al nuovo gruppo potrebbe anche mettere a rischio la sua poltrona assessoriale. Escluso invece il transito al PD di Rosanna Giannetto, candidatasi alle amministrative 2019 con il movimento Monreale Bene Comune e assessore in quota Mosaico.