TROINA (ENNA) – Si è verificato il primo caso di decesso da Coronavirus presso l’Oasi Maria SS., l’Istituto di ricovero e cura di Troina, nell’ennese, che si occupa di disabilità. Un centro d’eccellenza che registra un grosso focolaio da Covip.19. Erano 70 i casi confermati tre giorni fa. È questo l’ultimo dato aggiornato, in attesa dei risultati degli utili tamponi.
Intanto al centro sono stati inviati sette sottufficiali medici dell’esercito a supporto del personale interno. Altri 9 arriveranno oggi, assieme ad altri 3 ufficiali medici.
Intanto ieri sera il governatore della Sicilia ha dichiarato Troina dichiarata quarta «zona rossa» dell’isola.
Fino al 15 aprile, nel centro montano dell’entroterra, vigerà il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale e la sospensione di ogni attività degli uffici pubblici, a eccezione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Potranno entrare e uscire dal paese solo gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nell’assistenza alle attività inerenti l’emergenza, nonché esclusivamente per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, di prodotti sanitari, di beni e servizi essenziali.
Inoltre, è consentito il transito, in entrata e in uscita, dei residenti o domiciliati (anche di fatto) nei Comuni interessati, esclusivamente per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante.
Il provvedimento si è reso necessario per evitare il diffondersi del contagio del Covid-19, dopo che gli uffici dell’Asp hanno segnalato ben 94 casi di positività al Coronavirus, essenzialmente circoscritti tra pazienti ed operatori del Centro “Oasi”.