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“Chi è l’ultimo?” A Palermo dalle 07,00 lunghe file ai supermercati, domani saranno chiusi

Il timore è di non riuscire a fare la spesa per il fine settimana, a causa della chiusura domenicale dei negozi di generi alimentari disposta da Musumeci

PALERMO – “Chi è l’ultimo?” Sono le 07,15 del mattino di oggi. Decine e decine di persone, più o meno ordinate, già all’alba si sono presentate ai cancelli di diversi supermercati della città. Mantengono e difendono il posto in una fila che in alcuni casi si sviluppa per decine e decine di metri lungo i marciapiedi.

 

Le nostre immagini riportano la situazione alle 07,00 dinanzi ad un ipermercato di Viale Michelangelo, a Palermo, e alle 07,30 davanti ad un noto discount, zona partano mondello. L’apertura dei negozi è prevista per le 08,30. I clienti aumentano di minuto in minuto.

Il timore è di non riuscire a fare la spesa per il fine settimana, a causa della chiusura domenicale dei supermercati e dei negozi di generi alimentari disposta da Musumeci. Una decisione che paradossalmente rischia di creare assembramenti di persone dinanzi ai supermercati.

Le restrizioni orarie decise dal governatore della Sicilia, finalizzate a minimizzare gli spostamenti dei cittadini nell’arco della giornata e ad annullarli quasi del tutto la domenica così da ridurre le possibilità di contagio, potrebbero comportare l’effetto contrario.

 

Ed è per questo che alcuni parlamentari regionali hanno criticato questa scelta, in controtendenza con quella adottata a livello nazionale.

In particolare modo è il Partito Democratico a criticare Musumeci, che invece trova il sostegno della maggioranza. “Deve essere il governo nazionale – dichiara Antonello Cracolici a Repubblica – a stabilire le regole per contrastare l’emergenza Coronavirus con interventi omogenei, altrimenti l’Italia rischia di diventare un ‘Paese-Arlecchino’ nel quale ognuno colora il proprio pezzo di stoffa”.

Secondo il deputato del PD “non si può proibire arbitrariamente il diritto alla libertà di movimento e di determinate attività commerciali essenziali, se si mantengono le dovute precauzioni sanitarie. Vedo più un’azione di demagogia che la reale capacità di contrastare l’atteggiamento irresponsabile di quanti non rispettano le disposizioni per limitare la diffusione del contagio”.

La chiusura domenicale, oltre che dalla Sicilia, è stata decisa in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Campania e Calabria.

Contrario l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera: “Io li lascerei aperti sempre” per evitare assembramenti e resse nei negozi di alimentari.

4 Commenti
  1. Saby scrive

    Certo non brucia la vita di un commesso del supermercato, ma statevi zitti , io chiuderei proprio tutto perché ancora non si è capita la gravità. La spesa si può fare benissimo pure per 15 gg io non esco da casa da almeno 13 gg e non mi manca nulla ancora.

    1. EnzaMaria scrive

      D ‘accordissimo….. Basta abituarsi…. Poi perché tutta sta spesa? … Mica mancherammo generi di prima necessità.

    2. Vincenzo scrive

      Hai detto bene la spesa puo essere fatta anke per 15 giorni invece ancora tanti sedicenti ke non hanno ancora capito la gravità vanno giornalmente al supermercato

    3. Vincenzo scrive

      Anche se i supermercati chiudono alle 20 ci saranno sempre assembramenti perke si recano ogni giorno al supermercato gli stessi individui…chiedetelo ai cassieri….

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