In tempo di Coronavirus le paure, lecite, dei cittadini, vengono troppo spesso amplificate dalle notizie false che circolano sulla rete, soprattutto sui social. Fake news talmente ben confezionate che spesso diventano credibili e virali.
In una fase in cui l’informazione corretta è la migliore arma contro quella che ormai è stata accertata essere una pandemia, oggi più che mai è necessario fornire con la massima cautela informazioni corrette, e sfatare quelle false.
Tra le fake news più diffuse c’è certamente quella relativa all’uso dell’aglio. È un importante antisettico, ma non è dimostrato che l’aglio sia capace di combattere il Covid-19. Stessa considerazione vale per la cipolla. Nessuna capacità anti-coronavirus.
Non è dimostrato che l’aglio sia capace di combattere il Covid-19
Un’altra bufala virale è quella relativa alla capacità delle bevande calde di eliminare il virus. Non è assolutamente vero. Come falso è anche che risciacquare la bocca con acqua calda possa aiutare ad eliminare il virus. Per uccidere il virus bisognerebbe bere l’acqua a temperatura bollente, il che danneggerebbe il tessuto interno della gola e dell’esofago.
E la vitamina C? È un valido antiossidante, ha un effetto protettivo dalle infezioni respiratorie, ma non può curare né prevenire il Coronavirus. Addirittura sui social circolava la falsa notizia che alcuni ospedali milanesi somministravano pillole di Vitamina C con buoni risultati sui pazienti affetti da Coronavirus. Purtroppo neanche questo era vero.
Un’altra bufala che ha avuto molto credito tra gli internauti è quella relativa alla trasmissione del Coronavirus attraverso l’acqua di rubinetto. Per sfatare questa notizia è sceso in campo l’Istituto superiore di sanità. Sono sufficienti le normali pratiche di depurazione per abbattere il virus.