MONREALE – La data cerchiata in rosso, sul calendario dell’amministrazione comunale, è il 12 febbraio. Mercoledì prossimo si saprà come dovrà dipanarsi una matassa, molto aggrovigliata, che tiene con il fiato sospeso l’amministrazione monrealese. L’argomento scottante è quello dei rifiuti, che diversi mal di testa sta procurando al sindaco Alberto Arcidiacono. Sia per i problemi legati alle difficoltà di conferire i rifiuti organici nelle piattaforme (poche e sature), sia per la messa in sicurezza dei centri di raccolta (2 sono rimasti chiusi per un paio di giorni), ma soprattutto per le questioni giudiziarie che devono essere affrontate con scenari imprevedibili.
La prossima settimana il Tribunale Amministrativo Regionale si esprimerà sul ricorso presentato dalla Mirto FL di San Cipirello contro la delibera comunale del 22 novembre scorso con la quale le è stato revocato il servizio rifiuti a Monreale, ed è stato assegnato alla New System Service di Marsala. Un affare di più di 3,2 milioni di euro.
Se i giudici daranno ragione alla Mirto il comune dovrà riassegnarle il servizio. Ma potrebbe anche essere chiamato dalla società a risarcirla per i danni economici causati dalla revoca. La riassegnazione del servizio alla Mirto solleverà inevitabilmente anche un altro problema, quello legato al personale impiegato. Con la New System Service hanno preso servizio, oltre al personale transitato dalla Mirto, anche altre 12 unità della Tech Servizi, vincitori di una causa dinanzi al giudice del lavoro, ma che la Mirto non ha mai voluto prendere in carico, e che con molta probabilità anche stavolta terrebbe fuori.
Se invece il TAR dovesse ritenere legittima la delibera comunale, l’amministrazione tirerà un respiro di sollievo e il servizio verrà mantenuto dalla New System Service.
Ma anche con la società di Marsala non sono tutte rose e fiori. L’azienda aveva partecipato alla gara d’appalto del servizio rifiuti presentando un’offerta economica che prevedeva una riduzione del 7,33% sulla base d’asta. La Mirto, è ormai storia, con un ribasso del 20% si era aggiudica il servizio.
Con il subentro, la New System Service ha chiesto che il pagamento del servizio tenesse conto della sua offerta, mentre il comune ha ritenuto corretto affidare il servizio alle stesse condizioni della società alla quale si subentrava. Una questione discussa dagli avvocati delle parti in Sala Rossa fino a giovedì scorso.
Intanto, per il servizio svolto a dicembre 2019 il comune ha versato alla ditta un acconto di 200.000 € sulla fattura presentata, e così farà anche per gennaio. Questo perché non è possibile pagare il costo del servizio per intero dato che di mezzo c’è una delibera impugnata e di conseguenza non si è potuto firmare il contratto con la nuova azienda.
Questi acconti consentiranno alla ditta di pagare gli stipendi degli operai. Anche sul lato dei lavoratori serpeggia del malcontento, dato che ancora attendono il pagamento della 14esima e del trattamento di fine rapporto da parte della Mirto.