PALERMO – È il sottofondo della canzone “All’alba vincerò” di Pavarotti ad accompagnare Matteo Salvini sul palco del Teatro al Massimo, nel corso della manifestazione avvenuta ieri a Palermo. “Tra poco arriva anche il sindaco Orlando”. Se il suo discorso inizia con una frecciatina al sindaco Orlando, continua l’affondo in chiusura il leader della Lega. “Si accorgerà alle prossime elezioni comunali di quanto sono contenti le mamme e i papà di Palermo”.
“Se uno sente parlare in televisione Orlando pensa che sia il sindaco di Zurigo: pulita, precisa e ordinata. La sua città funziona come un orologio, quindi si occupa di immigrati perché i palermitani sono tutti contenti”. Salvini aspetta alle urne elettorali il sindaco di Palermo.
“Se non c’è lavoro e case per tutti prima vengono gli italiani e poi il resto del mondo”. Lo scandisce bene durante il suo discorso il leader del Carroccio. “L’emergenza è il lavoro. L’unica immigrazione su cui lavorare è quella dei siciliani costretti a scappare all’estero per trovare un’occupazione. I fenomeni di sinistra che dicono porte aperte fanno solo gli interessi di scafisti, mafiosi, spacciatori e sfruttatori di puttane. Questa è la realtà. Io voglio un’immigrazione limitata, qualificata e controllata come fanno gli altri Paesi”.
Nel programma previsto nella tappa palermitana c’era anche il quartiere di Ballarò ma Salvini all’ultimo momento ha annullato il passaggio da lì. “Miracolosamente Palermo è pulita. Sarà casuale, sarà stata una semplice coincidenza – ironizza – ho capito che almeno una volta a settimana annuncerò la mia presenza in una periferia palermitana, così il sindaco la sera manda i netturbini a pulire. Palermo è pulita dai problemi organici ma non dagli spacciatori italiani e nigeriani e faremo di tutto per sradicarli. La lotta alla droga va combattuta quartiere per quartiere con le buone e le cattive maniere”.
“Ponti, strade, scuole superiori, i referenti regionali si occuperanno di questo nelle prossime settimane. Quindi lasciamo ad Orlando, agli scoiattolini, alle sardine la caccia al razzista, al fascista. Palermo – Catania, si fa prima ad arrivare a New York”. Tocca l’argomento strade siciliane il leader delle Lega. “17 mila chilometri sono strade provinciali in Sicilia ma se sono state svuotate le Province di soldi e competenze chi si occupa di questo?”.