PALERMO – I giudici del Tar palermitano, riuniti in sede collegiale, hanno confermato la sospensione del secondo provvedimento interdittivo disposto dal Prefetto Antonella De Miro nei confronti della ditta Mirto di San Cipirello. La società sancipirellese che si occupa di rifiuti, quindi, potrà continuare ad avere rapporti con la pubblica amministrazione.
Ma per il Comune di Monreale la sospensione dell’interdittiva non cambia quanto fino ad oggi deciso dall’amministrazione comunale, la quale pare decisa a tirare dritto con l’affidamento alla New System Services. La ditta di Marsala continuerà a lavorare a Monreale dopo essere subentrata alla ditta di San Cipirello nonostante la sospensiva dell’interdittiva. La decisione definitiva sulla prima interdittiva è stata rinviata al prossimo novembre, e potrebbe unificata alla decisione sulla seconda.
Le decisioni prese fino ad oggi dalla giunta comunale sono state influenzate dal lavoro svolto fino a oggi dal Prefetto palermitano, con il quale il sindaco è in continua comunicazione e che ha inflitto ai titolari della Mirto due interdittive nel giro di poche settimane.
Il rischio dello scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, come è avvenuto a San Cipirello, porterebbe l’amministrazione monrealese a mantenere un atteggiamento cauto e attendista sul caso ma non è escluso che, nelle more della sospensione dell’interdittiva, la Mirto chiederà il reintegro.
C’è da aggiungere, tra l’altro, che il dirigente dell’area V del Comune di Monreale ha deliberato il cambio dell’affidamento del servizio alla nuova società valutando altre questioni relative a presunte inadempienze da parte della ditta sancipirellese.