MONREALE – Il comune di Monreale pagherebbe alla Mirto il lavoro di 66 lavoratori, quando ad essere impiegati dalla ditta di San Cipirello sarebbero solo in 54. Se la notizia dovesse corrispondere al vero potrebbero scaturire profili di gravi responsabilità.
In questi giorni il comune di Monreale ha provveduto a deliberare il pagamento delle fatture emesse dalla ditta Mirto relative al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti svolto nei mesi di giugno e di luglio.
Alla ditta, che ha fatturato per ciascun mese l’importo di € 269.687,46 (IVA esclusa), verranno liquidati però € 219.258,10. Questo perché, alla luce dell’interdittiva antimafia emessa dalla prefettura di Palermo ad agosto (e temporaneamente sospesa dal TAR Sicilia in attesa del pronunciamento di merito che avverrà il 10 ottobre) e non essendo stato stipulato il contratto di servizio con la ditta, il comune ha infatti decurtato dall’importo fatturato il 23%, legato alle spese generali e all’utile d’impresa.
La Mirto si è aggiudicata a maggio 2019 la gara d’appalto con un ribasso del 20% su una base d’asta di circa 4 milioni di euro. Il progetto prevedeva che la società avrebbe dovuto avvalersi di 6 autocompattatori a 3 assi, di 7 automezzi con vasca ribaltabile, di 1 automezzo lift con cassone scarrabile e una spazzatrice stradale. Quest’ultima utilizzata per 480 ore annuali (che corrispondono a 40 ore mensili, quindi per un uso quasi giornaliero), al costo di 46,58 € l’ora (poi ridotto del 20%).
Se è difficile identificare nel territorio i vari mezzi utilizzati per la raccolta dei rifiuti, non dovrebbe essere altrettanto difficile vedere per le strade monrealesi una spazzatrice. Eppure la spesa annua sostenuta dal comune per la spazzatrice è di 17.886 €.
Ma c’è di più. I dubbi riguardano soprattutto il costo del personale, e l’ipotesi, che speriamo venga smentita dagli organi preposti, è che il comune di Monreale possa avere pagato anche gli stipendi per 12 dipendenti mai assunti.
In base alla clausola sociale inserita nel bando, la ditta avrebbe dovuto assumere tutti gli ex operai prima impiegati nell’Alto Belice Ambiente spa (società fallita) ed inquadrarli nel livello 2B con un impegno per 30 ore settimanali. Si tratta, appunto, di 66 unità.
Il comune di Monreale quindi pagherebbe per ciascuna unità lavorativa 2.439 € al mese previsti dal bando di gara, che, moltiplicati per le 12 unità, farebbe lievitare a 29.268 € mensili la spesa del comune per un personale mai impiegato.
Una questione sollevata anche dal sindacato. La CGIL di Palermo, a firma del segretario Valerio Lombardo, ha aperto una vertenza (LEGGI VERTENZA), inviando una nota al Sindaco e al Presidente del consiglio comunale di Monreale, ma anche al Prefetto di Palermo.
“Nella liquidazione delle spettanze alla ditta Mirto srl – si legge nella nota della CGIL – il comune controlla se nell’emissione della fattura siano decurtati gli importi relativi ai 12 lavoratori che fino ad ora non sono ancora stati assunti?”
..ogni tanto si scopre l acqua calda