PARTINICO – Lotta tra la vita e la morte, ma le sue condizioni, seppur stabili, sono molto critiche. Per il piccolo Antonino Provenzano, il bambino rimasto vittima dell’incidente avvenuto venerdì scorso sulla A29, assieme al padre Fabio e al fratello Francesco, i medici di Villa Sofia parlano di condizioni molto gravi e “difficilmente reversibili”.
Grave anche la condizione del padre, Fabio, 34 anni, fruttivendolo di Partinico, ricoverato nello stesso ospedale del figlio. Ha subito un operazione, e viene mantenuto in coma farmacologico, per le diverse lesioni riportate alla colonna vertebrale e alla gabbia toracica, con emorragia cerebrale.
L’incidente era avvenuto mentre il padre e i due figli erano a bordo di una BMW 320, sulla A29, in direzione di Alcamo, vicino lo svincolo autostradale di Alcamo Est. Il padre, separato, stava portando con sé i figli per il fine settimana, come era solito fare. Secondo gli inquirenti, per motivi ancora da accertare, l’uomo avrebbe perso il controllo dell’autovettura, finendo la corsa contro il guardrail e un muro di contenimento di cemento. Per uno dei due figli, Francesco, di 13 anni, l’impatto è stato fatale.
Al loro arrivo i sanitari hanno trovato un ammasso di rottami. Gli inquirenti danno per certa l’elevata velocità, mentre si attendono per domani i risultati degli esami tossicologici e dell’alcol test effettuati sul padre.
Fabio Provenzano è stato iscritto d’ufficio nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio stradale.
Ieri mattina a Partinico si è svolto il funerale di Francesco, presso la chiesa di Maria Santissima degli Agonizzanti, meglio conosciuta come chiesa di San Paolino. Presenti tanti compagni di scuola, con addosso magliette bianche con la scritta «Sei un angelo e rimarrai sempre nei nostri cuori». Molti di loro hanno seguito il corteo in bicicletta.