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Musumeci a sostegno di Arcidiacono, ma niente condizionamenti. “Chiunque verrà eletto troverà le porte aperte alla Regione”

Monreale, 17 aprile 2019 – Oggi pomeriggio il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci è venuto a Monreale per sostenere il candidato sindaco Alberto Arcidiacono, appoggiato appunto dal movimento Diventerà Bellissima di cui Musumeci è presidente.

Durante un’intervista di nostri microfoni Musumeci ha spiegato le ragioni che lo hanno spinto a sostenere Alberto Arcidiacono in questa importante competizione: “Io sono qui perché il mio movimento politico partecipa a queste elezioni, tanti amici si sono scommessi a sostegno di Alberto Arcidiacono, persona dabbene già conosciuta nel suo ruolo di presidente del consiglio comunale. Monreale ha il diritto di tornare ad essere città protagonista, e per farlo serve un sindaco che voglia compiere un atto d’amore per questa città e una squadra che voglia condividere lo stesso pathos. Io sono qui oggi da uomo di centro destra, non da presidente della Regione. Ovviamente da presidente della Regione dico che chiunque verrà eletto troverà sempre le porte aperte”.

Ma non sono tutti uomini di centro destra quelli che fanno parte della squadra di Arcidiacono, e questo solleva un altro dubbio legato questa volta ai valori con cui il candidato sindaco di Diventerà Bellissima intende governare la città.

“Io sono convinto che un progetto amministrativo possa e debba andare oltre gli schieramenti tradizionali – ha risposto Musumeci -, una cosa è l’identità e una cosa è l’appartenenza. In questo momento si privilegia l’appartenenza all’identità, perché serve un progetto tra forze. È evidente che Monreale vive un momento di obiettiva difficoltà, guardando tra le carte della Regione ho visto che il Comune ha partecipato pochissime volte ai bandi pubblicati dall’amministrazione regionale, che diventano spesso l’unica opportunità per portare risorse al Comune e affrontare qualche problema”.

Ma se l’amministrazione uscente ha partecipato solo di rado ai bandi promossi dalla Regione, in che modo si è relazionata con essa?

“Io non sono abituato a fare le pagelle ai sindaci – prosegue Musumeci -, ho un profilo istituzionale e lo voglio mantenere anche in campagna elettorale, non sono venuto a fare comizi. Naturalmente in veste privata mi si consenta, da uomo di parte, di venire a prendere un caffè col candidato sindaco e augurare a lui e ai suoi candidati il mio ‘in bocca al lupo’. Ma sono ormai passati i tempi in cui i presidenti di Regione utilizzavano la propria carica per condizionare il voto, la politica si può fare per moda e si può fare per stile”.

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