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Capizzi: “Stabilizzati 84 precari, tolti 40 milioni di debiti senza aumentare le tasse, ripristinato il collegamento AMAT. Il 28 aprile scriviamo la storia di questa città” (IL VIDEO)

Monreale, 14 aprile 2019 -“Ha svolto il suo mandato tra i cittadini, abbiamo interagito con il sindaco senza filtro e vincolo. Monreale è cresciuta culturalmente, basta guardare Casa Cultura Santa Caterina, dove è presente una biblioteca in cui portiamo i bambini. Trampolino di lancio di artisti monrealesi che daranno lustro a questo paese. Tre anni di “storia di libri” tra Palermo e Monreale, la mostra multimediale Van Gogh, il riconoscimento Unesco che ha aumentato il flusso di turismo. L’infiorata del Corpus Domini, evento che ha avuto la piena collaborazione tra istituzioni, commercianti e associazioni. Un altro evento è stato quello di Dolce e Gabbana”. Con un accenno agli eventi culturali portati avanti in questi cinque anni, l’insegnante Maria Grazia Scognamiglio ha aperto il comizio di Capizzi.

Torna a chiedere fiducia agli elettori per altri 5 anni Capizzi. Ieri pomeriggio a suo fianco, oltre l’eventuale squadra assessoriale, quindi Antonio Abbonato, Serena Potenza e Giuseppe Di Verde, il sindaco uscente di Monreale accanto aveva il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, con cui ha condiviso parte del suo percorso politico-amministrativo.

Il 28 aprile abbiamo la possibilità di scrivere la storia di questa città, voterete Piero Capizzi sindaco, scacceremo via gli incubi da questa città, continueremo ad amministrare così come abbiamo fatto nel rispetto della legge, nel rispetto di ognuno di voi. Il 28 aprile non ci sono alternative. Chi ama questa città è Piero Capizzi, nessuno più di noi ama questa città, non fatevi illudere. I più forti siamo noi”. Capizzi non ha dubbi è lui il sindaco che Monreale merita.

“Siamo in una campagna che volge al termine – ha detto Capizzi -ne abbiamo sentito di cotte e di crude anche qualche sparata grossa è stata fatta da questo palco. Spesso può essere piacevole, interessante e utile ascoltare il punto di vista di chi concorre per il ruolo di sindaco ma è piacevole quando avviene in un contesto di lealtà nel rispetto della verità, ma quando viene a mancare il confronto diventa sgradevole.

Una settimana fa un candidato sindaco si è presentato come Mago Merlino dicendo di avere la bacchetta magica per risolvere i problemi, ha espresso giudizi sulla mia amministrazione. Ecco non posso accettare apprezzamenti, critiche, valutazioni da chi prima di salire sul palco avrebbe dovuto chiedere scusa alla città di Monreale per quello che ha fatto ed è scritto non solo nella storia di Monreale ma anche in quella della Regione siciliana e della Repubblica Italiana.

Mi ha definito sindaco inadeguato, ma detto da lui per me è motivo di orgoglio e di vanto, è un complimento perché dimostra quanto è distinto e distante il suo modo di fare politica, di etica rispetto al mio. Se mi trovassi al suo posto sapendo quello che ho fatto alla città di Monreale avrei cambiato residenza.

Caro sindaco del farò, dell’io prometto i tempi delle bugie sono finite, i tempi degli incantatori di serpenti sono passati. Ha detto che l’amministrazione Capizzi ha bloccato lo sviluppo territoriale urbanistico di questa città, ma nel 2009 una delibera di giunta che il sindaco Di Matteo con vicesindaco Caputo e con presidente Arcidiacono hanno fatto ritirare il piano regolatore, da allora non ha visto più la luce. Guarda caso nel 2014 si chiede a Capizzi perché non ha dato seguito al piano regolatore, siamo alla follia. Mago Merlino non esiste. ‘Il sindaco del farò questo’ spieghi quando era vicesindaco nel 2009, perché non spinse l’accensione dell’impianto di videosorveglianza già montato? ”.

Dopo aver risposto all’attacco pubblico del candidato sindaco Salvino Caputo, avvenuto nel comizio dello scorso 6 aprile, Capizzi passa al suo programma elettorale. “Noi ci ripresentiamo con l’80% dello stesso gruppo che 5 anni fa ha creduto nel nostro progetto politico. Grazie al sindaco Orlando, a mio fianco, Monreale ha ripreso nel settembre del 2014 il rapporto con Palermo e con l’Amat restituendo il collegamento. Questo comune non era più in grado di camminare, abbiamo risanato un comune gambizzato, abbiamo tolto 40 milioni di euro di debiti, senza aumentare le tasse. Oggi ci ripresentiamo con un progetto serio di continuità amministrativa.

Abbiamo stabilizzato 84 precari, l’unico comune in Sicilia in uno stato di dissesto che lo ha fatto. Lo stato del dissesto risale al 2012, fino ad oggi abbiamo pagato debiti. Sfido chiunque a dire che abbiamo generato debiti. Noi a differenza degli altri siamo qui giorno dopo giorno. Monreale non è terra di conquista. A me dispiace di non avere a mio fianco persone che cinque anni fa hanno condiviso il mio progetto politico e hanno avuto anche un ruolo, sono stati miei assessori, oggi non sono più a mio fianco ma non per punti di vista politico- amministrativi diversi ma perché non sono stati più assessori, hanno scelto altri progetti ma la linfa l’hanno tratta da Piero Capizzi sindaco”.

Io sono qui non solo perché stimo Piero e siamo amici ma perché noi apparteniamo allo stesso partito, per me si chiama Palermo e per lui Monreale“,  lo ha detto Leoluca Orlando. “Quando un sindaco ha come partito la sua città non ce n’è per nessuno. La nostra alleanza – continua – nasce dal fatto che un sindaco deve fare prima di tutto gli interessi della propria città. Noi condividiamo una visione: io sono persona, noi siamo comunità. Al contrario di chi pensa io sono individuo, noi siamo gruppo. Noi siamo alternativa ai populisti, una forma di perversione culturale. Chi pensa che il cambiamento si faccia con un tweet o con uno slogan è un imbroglione. Il cambiamento è un cammino e in questi cinque anni Piero ha fatto un cammino con Palermo, insieme siamo più forti. Abbiamo fatto un’alleanza Palermo-Monreale, nel 2015 abbiamo ottenuto il riconoscimento Unesco. Il Duomo c’è sempre stato ma il riconoscimento no. Vogliamo promuovere insieme lo sviluppo di questo territorio. Il cambiamento si fa con il tempo, con spirito di sacrificio. Ha messo a servizio di questa città la sua professionalità e la sua onestà. La differenza tra la Monreale di oggi e quella di cinque anni fa è che prima del 2014 era una città pesante, oggi sta diventando leggera”.

“Piero è leggero, ha valori forti non ha bisogno di insultare nessuno. Auguro a Piero di continuare ad essere un orologiaio che aggiusta il tempo della città di Monreale che evita l’angoscia dell’eterno presente mandando il messaggio che il cambiamento serio ha bisogno di tempo. Conosco un solo candidato che ama Monreale è Piero Capizzi”. Ha concluso il sindaco di Palermo.

“Abbiamo condiviso diverse sindacature, tu sei il sindaco e sarai il sindaco di questa città perché sei onesto, la città ha bisogno di te. Hai portato fuori dal pantano questa città. Saremo con te”. Sul palco a sostegno di Capizzi, il consigliere Toti Gullo, ex capogruppo di Alternativa Civica. 

Anche Ignazio Zuccaro, ex assessore dell’amministrazione Capizzi ha espresso il suo pensiero. “Il 28 aprile Capizzi tornerà ad essere il sindaco di Monreale, ci presentiamo a testa alta, abbiamo fatto tanto per questa città lasciata nel buio dall’amministrazione precedente. Questa nave da quando le zavorre sono andate via va più veloce. La piazza Guglielmo II mortificata dal parcheggio è stata chiusa da noi. Abbiamo dato spazio gioco per bambini, la Musica sacra, stabilizzazione precari, sanato i debiti, oltre 100 eventi di cultura, abbiamo ricevuto il più grande Tour Operator cinese. Il 28 aprile i cittadini non dimenticheranno il buio da cui li abbiamo tirati fuori”.

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