Monreale, 29 novembre 2018 – È stata assolta per non avere commesso il fatto la monrealese Ninfa Cangemi. La donna, funzionario direttivo dell’assessorato all’economia della Regione Siciliana, era stata coinvolta in un’indagine scoppiata nel 2016 in seguito ad un servizio de “Le Iene”, la nota trasmissione di Italia Uno.
I fatti risalgono al 2014. Gli indagati, sei in tutto, erano stati accusati, a vario titolo, di falso ideologico e abuso d’ufficio per la vendita di un vasto appezzamento di terreno di proprietà pubblica, situato nel comune di Furnari, per 4.000 €, quando il valore reale sarebbe stato di circa 350.000 €. Un appezzamento fronte mare di circa 10.000 metri quadrati.
Nel 2016, in seguito all’ordinanza emessa dal Gip Maria Teresa Arena, Ninfa Cangemi e, Daria Ciaceri, architetto dirigente del servizio al patrimonio, erano state interdette dall’esercizio dei pubblici uffici per sei mesi dal lavoro con la sospensione dello stipendio.
Antonella Giuffrè, Loredana Giuffrè, Federico Scardino, Franca La Rocca erano finiti agli arresti domiciliari.
L’architetto Antonella Giuffrè era stata incaricata di formare un atto di stima del terreno, atto propedeutico per la successiva vendita, che aveva quantificato in euro 3.944,80, quando il terreno andava stimato in più di 368 mila euro.
Secondo la Procura messinese la vendita sarebbe stata pilotata per favorire la coppia di imprenditori Scardino e La Rocca. L’architetto Antonella Giuffré, nella sua qualità di dirigente dell’Ufficio del Genio Civile di Messina, gli avrebbe procurato un ingiusto vantaggio a danno dell’Ente regionale, indirizzando la falsa stima del terreno agli Uffici del Dipartimento Regionale del Bilancio e del Tesoro della Regione Siciliana che nel mese di luglio del 2014 autorizzavano la vendita in favore degli imprenditori. Il contratto di compravendita era poi stato stipulato a novembre 2014.
Loredana Giuffré avrebbe fatto da contatto tra gli imprenditori e la sorella Antonella.
La vicenda era stata poi denunciata dal sindaco di Furnari, Mario Foti, ed era stata ripresa dalla trasmissione televisiva “Le Iene”.
Durante il dibattimento di ieri il Pubblico Ministero ha chiesto la condanna per tutti gli imputati con pene dai 3 anni ai 4 anni e 6 mesi.
Oggi è stata espressa la sentenza. Il Tribunale di Messina, in posizione collegiale, ha assolto Ninfa Cangemi perché il fatto non sussiste. Assolta anche Loredana Giuffré. Condannata invece la dott.ssa Ciaceri a 2 anni e 4 mesi, Antonella Giuffrè e gli acquirenti sono stati condannati a 4 anni.

La Cangemi era difesa dagli avvocati Piero Capizzi e Giuseppe Pipitone: “Soddisfazione per il risultato raggiunto – dichiarano i legali -, questa sentenza fa comprendere come il tribunale abbia fatto proprio le nostre considerazioni. Noi abbiamo ritenuto che nel suo ruolo era estranea, non ha commesso nessuna violazione di legge, ha istruito una pratica che per lei era perfettamente regolare. Non c’era nessuno accordo fraudolento, nessuna premeditazione”.
“Ho subito una grande ingiustizia – dichiara a caldo Ninfa Cangemi -, sto pagando per una colpa che non ho commesso. Ho sempre lavorato con onestà. Ho subito due anni di sofferenze, di ansie, sottoposta al giudizio delle persone”.