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Monreale, scomparsi da piazza Guglielmo II il carrubo e la targa della leggenda di Guglielmo

Monreale, 9 aprile 2018 – I più attenti forse l’hanno già notato. Da qualche mese è stato asportato l’albero di carrubo che si trovava dentro la “rotonda” di piazza Guglielmo II a Monreale. La pianta era stata piantumata quando era solo un piccolo arbusto. Nel corso del tempo era diventata un albero che dava un tocco di verde alla spoglia aiuola di fronte al Duomo di Monreale. Il carrubo era stato piantumato in occasione della kermesse Nel segno di Guglielmo come simbolo di quel carrubo sotto il quale, come racconta la leggenda, Guglielmo il buono fece il sogno prodigioso che portò alla costruzione del monumento monrealese.  

Insieme all’albero è scomparsa anche la targa in ceramica, posta nel corso della prima edizione del 2010, alla presenza delle istituzioni, all’interno dell’aiuola antistante al complesso Guglielmo II e a lato dell’albero di carrubo. A evidenziare l’accaduto è Massimiliano Lo Biondo del movimento civico #Oltre. «L’amministrazione aveva inserito la valorizzazione della manifestazione culturale Nel Segno di Guglielmo nel programma elettorale poi votato dai cittadini. Nonostante ciò, la manifestazione è andata sempre più affievolendosi, sino alla scomparsa della targa e allo sradicamento dell’albero di carrubo. Prima che l’amministrazione entrasse in cabina di regia con lo stratagemma del programma elettorale, la manifestazione aveva coinvolto l’Università con la pubblicazione di un libro sulla manifestazione e sulla figura di Re Guglielmo; messo su le rappresentazioni teatrali, le degustazioni dei cibi medievali, le figure dei focolieri e dei falconieri; fatto sfilare i cavalieri a cavallo, i figuranti con gli abiti medievali; istituito il Premio Monreale, per i meriti nazionali e oltre ricevuti».

La manifestazione prevedeva 10 giorni d’iniziative, senza sosta e senza mai ricevere un centesimo dal Comune. Si era arrivati a riempire piazza Vittorio Emanuele e Piazza Guglielmo, a tal punto da far parlare il Sindaco dal palazzo di città, così come avviene ogni anno per il 3 maggio. «Sintomo di una grandissima partecipazione, rispetto alla quale ne traevano beneficio i commercianti – continua lo Biondo – Di fronte a tutto questo lavoro, perché l’amministrazione ha disatteso un punto del proprio programma elettorale, tra l’altro inserito senza che fosse mai stato chiesto?  E’ stata una scelta o cosa? Perché l’albero e la fontana sono scomparsi? E soprattutto dove sono andati a finire?».

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