Segnala a Zazoom - Blog Directory

Ombre sulla chiusura della scuola di via Polizzi. Sospeso il capo dell’ufficio tecnico Maurizio Busacca

Monreale, 16 febbraio 2018 – Il capo dell’ufficio tecnico di Monreale Maurizio Busacca è stato sospeso dal servizio con privazione della retribuzione per 24 giorni. Inoltre gli verrà defalcato dalla retribuzione di risultato l’importo pari a quello spettante per il doppio del periodo della durata della sospensione. È quanto ha stabilito l’ufficio dei procedimenti disciplinari del comune di Monreale che si è riunito il 30 gennaio 2018, composto dal segretario generale Domenica Ficano, dal dirigente Giancarlo Li Vecchi e dal dirigente Nicolò Cangemi.

Il procedimento disciplinare nasce in seguito all’adozione da parte del Consiglio comunale di una deliberazione recante in oggetto la «Presa d’atto della relazione della Commissione ispettiva della scuola materna di Pioppo». La scuola materna di via Polizzi, ricordiamo, è chiusa dal 2012, per cause mai chiarite del tutto. La chiusura, che doveva essere soltanto temporanea e poi diventata definitiva, ha fatto sì che le classi fossero trasferite in locali in affitto.

Oggi si apre un nuovo capitolo nella travagliata storia della scuola, una storia che probabilmente è già arrivata nella scrivania di un Pubblico ministero. Le carte e la relazione finale stilata dalla Commissione d’inchiesta consiliare sono state infatti inviate in Procura. Il fine è quello di meglio chiarire le responsabilità sulle vicende che hanno portato alla chiusura della struttura che non presentava, come è stato dimostrato da una perizia tecnica, criticità tali da portare al suo sgombero.

La commissione disciplinare avrebbe raggiunto prove certe e argomentate in ordine ad una presunta omissione dell’azione disciplinare da parte dell’allora responsabile dell’Area Pianificazione e Gestione del Territorio, l’ing. Maurizio Busacca. Una omissione «che si è concretizzata – recita il documento della commissione disciplinare –  nella consapevole tolleranza di un comportamento scorretto, tendente a bypassare la conoscenza o almeno la conoscibilità di un iter procedimentale da parte del dirigente che sicuramente doveva esservi coinvolto, con conseguenze nefaste per la struttura scolastica». Da allora di fatto, la scuola, che doveva essere chiusa solo in via temporanea, non è mai più stata riaperta. La scuola di via Polizzi fu vandalizzata e incendiata, «con l’effetto di renderla inagibile e di allontanare ogni prospettiva di pronto ed economicamente sostenibile ritorno alla sua fruizione», come si legge nel documento dell’ufficio procedimenti disciplinari.

«Ritengo che non si possa imputare solo ad una persona, la mia, un’irregolarità su una questione nella quale in tanti hanno messo delle firme». Risponde così a Filodiretto Busacca.  «Mi si contesta – aggiunge l’ingegnere – che questo documento è passato senza la mia firma ma di altri funzionari sui quali avrei dovuto effettuare un’azione di controllo e di concertazione. In quel periodo ero in ferie ed ero stato sostituito da altri. Non mi ritengo responsabile. Prima di arrivare alla chiusura della scuola ci sono stati una serie di adempimenti che hanno avuto diverse firme e quella finale del sindaco Filippo Di Matteo. Non si può imputare a me la chiusura della scuola quando sono stati coinvolti vari uffici».

Sulla questione interviene anche Giuseppe Guzzo, presidente della Commissione consiliare d’inchiesta sulla scuola di via Polizzi. «Apprendo oggi, della sospensione senza stipendio per 24 giorni comminata al dirigente dell’Area Gestione del Territorio Ing. Maurizio Busacca – afferma l’esponente di Forza Italia – per non essersi opposto alla determina di chiusura della Scuola Materna di Pioppo adottata senza il suo parere, chiusura che è stata oggetto dei lavori della Commissione Ispettiva di cui ho fatto parte con il ruolo di Presidente».  «La sospensione, posta in essere da un organo indipendente, conseguenza delle verifiche effettuate dalla commissione e della richiesta da me effettuata di attivare le procedure disciplinari, certifica una volta per tutte quanto da me affermato a nome della commissione stessa, e cioè che la scuola non andava chiusa E’ proprio un organo amministrativo indipendente – aggiunge – che riconosce il buon lavoro svolto dall’organo politico e dalla commissione tutta, dimostrando che quando la politica è fatta con serietà le risposte ai cittadini si possono dare. Nonostante i colleghi Romanotto e Costantini avessero ritenuto che la mia conduzione dei lavori non fosse stata efficace e non abbiamo condiviso le risultanze finali,  oggi vediamo concretamente come la loro opinione venga smentita. 

Guzzo desidera porgere «un riconoscimento particolare ai membri di Comitato Pioppo Comune». «Sin da principio e con caparbietà – commenta Guzzo – hanno seguito la vicenda e si sono spesi per far riconoscere che la frazione era stata privata ingiustamente di un bene e di un servizio essenziali per la comunità. Mi ritengo soddisfatto e sono convinto che questo sia solo un primo passo importante per l’accertamento delle responsabilità a tutti i livelli, che altri attori dovranno dare spiegazioni alla città e che, concretamente, ora si possa pensare alla riapertura della scuola, atto dovuto a tutti gli abitanti di Pioppo».

Commenta la notizia

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.