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Tentarono la rapina fingendosi operatori di onoranze funebri, il Gip convalida l’arresto

Palermo, 10 febbraio 2018 – Tentarono una rapina utilizzando anche un furgoncino delle onoranze funebri, poi risultato rubato. Il loro tentativo venne bloccato dai carabinieri i quali, insospettiti dalla loro presenza in una stazione di servizio dell’autostrada Palermo-Catania, hanno seguito i sei uomini, sventando una rapina ai dann di una rivendita di tabacchi. 

Il Gip ha convalidato gli arresti eseguiti dai Carabinieri della Compagnia San Lorenzo nei confronti dei 6 soggetti fermati sullo svincolo autostradale di Termini Imerese ed intenzionati a commettere una rapina ai danni di uno dei furgoni adibito al trasporto dei tabacchi. I sei si erano dapprima incontrati in un distributore di Palermo per poi dividersi in varie autovetture in base ai ruoli da svolgere. 

Parlatore Michele nato a Palermo, classe 1967  ed il genero Patricolo Manuel nato a Palermoclasse 1994 erano a bordo del furgoncino della ditta onoranze funebri pronti ad effettuare il trasferimento della marce una volta trafugata. I fratelli Bronzellino Vincenzo nato a Palermo, classe 1982 Bronzellino Onofrio, nato a Palermo, classe 1979 insieme a Trippodo Giuseppe nato a Palermo, classe 1988 Corrao Giuseppe nato a Palermo, classe 1973, saliti su tre macchine diverse, erano coloro che avrebbero effettuato la rapina approfittando della consegna delle scatole presso una rivendita di tabacchi.

I sei avevano preparato tutto il materiale utile per compiere la rapina, dalle fascette, trovate all’interno di una macchina, necessarie per bloccare i due dipendenti, alla bomboletta spray da usare per oscurare le telecamere installate a protezione del carico, oltre a scalda collo e guanti per evitare di lasciare impronte. I Carabinieri sono riusciti ad evitare che i rapinatori riuscissero ad impossessarsi di circa 200.000 euro di merce.

All’esito dell’udienza di convalida e degli interrogatori  il Gip ha disposto la custodia cautelare in carcere per tutti i componenti della banda, ad eccezion fatta per Trippodo Giuseppe, tradotto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in virtù del suo ruolo marginale.

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