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Caos-rifiuti, Musumeci incontra 50 sindaci. Capizzi: «Monreale porta meno rifiuti in discarica»

Monreale, 15 gennaio 2018 – Oggi a Palazzo D’Orleans erano presenti quasi tutti i 50 sindaci dei comuni che trasportano i rifiuti in provincia di Catania. Si va verso un’autorizzazione in deroga a tutte le leggi per consentire alla sesta vasca di Bellolampo, la discarica di Palermo, di ricevere rifiuti in surplus rispetto alla capacità prevista e verso la rapidissima predisposizione di una settimana vasca. Lo ha comunicato il Presidente della Regione Nello Musumeci ai sindaci del Palermitano presenti dopo settimane durante le quali i camion dei rifiuti dei loro comuni sono rimasti fuori dai cancelli della discarica di Palermo. Si tratta, però, di una soluzione tampone che per mettere in pratica servono poteri speciali. Quei poteri che Musumeci andrà a chiedere a Roma giovedì durante un incontro chiesto per spiegare nel dettaglio la situazione siciliana che non può essere affrontata e risolta in 40 giorni dopo 20 anni di ritardi.

Sulla questione è intervenuto il sindaco di Monreale Piero Capizzi che ha dato anche alcuni dati sulla raccolta dei rifiuti nella città normanna. «Ci auguriamo che da Roma diano il tempo alla regione di organizzare un Piano regionale dei rifiuti che sia compatibile con le necessità dei comuni – ha affermato Capizzi -. Non si può più sparare a zero, dicendo che le discariche sono sature e che non si possono più prorogare gli abbancamenti». Il trasporto dei rifiuti indifferenziati in provincia di Catania sta causando nei 50 comunu l’aumento inevitabile dei costi. «Non possono mettere in ginocchio i comuni – continua Capizzi -. Monreale è riuscita nell’ultimo periodo a diminuire il conferimento in discarica, scendendo da 35 a 25 tonnellate, grazie all’avvio della differenziata. Noi sindaci stiamo facendo la nostra parte”.

«La situazione è critica, tragica». E’ questo il commento di Vincenzo Geluso, sindaco di San Cipirello, dopo la riunione con il Governatore Musumeci. «Non sanno come muoversi – ha dichiarato -, la discarica di Bellolampo è satura e per la realizzazione della settima vasca servono almeno tre mesi. Intanto aspettiamo di sapere se sarà possibile utilizzare i 40 siti alternativi, tra centri di compostaggio e discariche, dove andare a scaricare i rifiuti». Una soluzione definitiva al caos-rifiuti entrato nel vivo in seguito alla chiusura
 di Bellolampo sembra essere ancora lontana. «Oggi sono state poste sul tavolo diverse soluzioni – afferma il primo cittadino della città della Valle dello Jato – ma al momento non è stata trovata quella risolutiva. Dalla riunione non siamo usciti soddisfatti anche se capiamo che serve del tempo a Musumeci, che si è appena insediato». I sindaci hanno chiesto a Musumeci di pagare almeno la differenza che i comuni elargiscono a società d’ambito e ditte private per portare l’indifferenziato fino a Motta San’Anastasia, in provincia di Catania. Musumeci ha però escluso questa possibilità. «Dopo l’incontro che si è tenuto a San Cipirello – ha concluso Geluso – noi sindaci continueremo a restare uniti e continueremo a restare uniti per trovare una soluzione».

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